Sanzione disciplinare al vigile:
lui fa causa, vince. Noi paghiamo

Per non annullare una sanzione disciplinare di 13,59 euro, il Comune di Bergamo ne dovrà pagare 1.900 di spese legali. Il multato, un commissario aggiunto della polizia locale, aveva presentato ricorso: e ora ha vinto la causa. Palafrizzoni va ko: i cittadini pagano.

Per non annullare una sanzione disciplinare di 13,59 euro, il Comune di Bergamo ne dovrà pagare 1.900 di spese legali. Questa la sentenza del Tribunale del lavoro emessa il 22 febbraio 2012, che condanna l'Amministrazione e dà ragione ad Antonio Bettoni, commissario aggiunto della polizia locale, che aveva presentato ricorso.

La causa riguarda un episodio accaduto il 7 dicembre 2009. Quel giorno una pattuglia di agenti riceve, da un negoziante di piazza Pontida, un portafogli contenente 210 euro e i documenti della signora che l'aveva smarrito.

Il vigile che aveva preso materialmente in consegna il portafogli si accorda con Bettoni per tenerlo nella sua cassetta porta armi, in modo da consegnarlo il giorno dopo alla proprietaria.

Bettoni infatti, che era l'ufficiale di turno, non sarebbe stato in servizio nei due giorni successivi. Quella decisione, però, scatena le proteste di un altro agente, che manda una mail al comando segnalando una procedura a suo avviso sbagliata e segnalando che Bettoni si era rifiutato di ricevere il portafogli.

Questo costa al commissario aggiunto una sanzione disciplinare con una multa pari a un'ora di retribuzione, cioè 13,59 euro. Bettoni non ci sta e si rivolge a un avvocato. Alla fine, per la decisione di Palafrizzoni di non ritirare una multa di 13 euro, i cittadini di Bergamo ne dovranno pagare 1.900 in spese legali.

Tutta la storia è su L'Eco di Bergamo del 7 ottobre

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