Villa di Serio, il mistero dei cani
Perchè non hanno abbaiato?

C'è un particolare che non torna in questa vicenda. Perché i cani della cascina di Villa di Serio - dove Agostino Biava è stato freddato - la sera dell'omicidio non hanno abbaiato? Conoscevano l'omicida? Giovedì l'autopsia.

È un mistero intricato, quello sulla morte di Agostino Biava, l'allevatore quarantaseienne freddato con un colpo di fucile venerdì sera fuori dalla sua cascina di via Pomarolo, nei boschi tra Villa di Serio e la Tribulina di Scanzo.

Un'esecuzione che, per la sua ambientazione agro-silvo-pastorale, ricorda gli «omicidi da muretto» con cui i pastori sardi regolano i propri conti. Ma attorno a questo episodio orbitano molte più ipotesi investigative e un secondo delitto, quello del genero-cognato Sabaudin Bregu, 34 anni, ritrovato cadavere il giugno scorso nel torrente Morla a Bergamo, che potrebbe essere stato il prodromo alla sentenza di morte nei confronti di Biava.

I carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dai pm Fabrizio Gaverini e Carmen Santoro, si stanno concentrando sulla figura dell'assassino, l'uomo che s'è appostato all'angolo della stalla di Biava attendendo la sua vittima con un fucile caricato a pallettoni da caccia grossa. La convinzione è che l'omicida non fosse completamente estraneo a questi luoghi. C'è poi un particolare che non torna in questa vicenda. Perché i cani della cascina, alcuni dei quali piuttosto aggressivi con gli estranei, quella sera non hanno abbaiato? Possibile che non si siano accorti che qualcuno s'era intrufolato nell'azienda agricola? Conoscevano l'omicida e non l'hanno aggredito oppure erano distratti da qualcos'altro? Questo particolare ha attirato l'attenzione degli inquirenti e potrebbe rivelarsi lo spartiacque dell'inchiesta. Se davvero i cani non hanno reagito, è probabile che l'assassino non fosse uno sconosciuto.

Intanto, giovedì mattina 31 gennaio all'ospedale Papa Giovanni è in programma l'autopsia, che sarà condotta da Antonia Locatelli e Carlo Goi dell'Istituto di medicina legale di Milano. Qualche particolare utile alle indagini potrebbe uscire anche da qui.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 31 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA