Yara, chiesa gremita per la veglia
«Ti aspettiamo piccola grande amica»

Una folla in chiesa, non ci sarebbe più entrato uno spillo, e una folla sul sagrato della chiesa parrocchiale di Brembate Sopra per la veglia di preghiera per Yara Gambirasio. «Ti aspettiamo, piccola grande amica»: così c'era scritto sull'altare.

Una folla in chiesa, non ci sarebbe più entrato uno spillo, e una folla sul sagrato della chiesa parrocchiale di Brembate Sopra per la veglia di preghiera per Yara Gambirasio. «Ti aspettiamo, piccola grande amica»: così c'era scritto sull'altare a caratteri cubitali.

Alle 20, mezz'ora prima dell'inizio, la chiesa era già gremita con i volontari della protezione civile che controllavano che nessuna delle telecamere sul sagrato entrasse nella parrocchiale. Il paese sta vivendo con dolore e angoscia la scomparsa della ragazza, ma anche con grande riservatezza.

Ecco perché è stato deciso di scegliere una veglia di preghiera e non un fiaccolata per la serata di sabato 4. Con una presa di posizione molto netta: veglia vietata ai giornalisti e alle tv, così come desideravano mamma Maura e papà Fulvio che sono rimasti a casa e hanno preferito non scrivere l'annunciata lettera-appello.

La gente di Brembate Sopra sta dimostrando grande compostezza in questi giorni di dolore e l'ha dimostrato anche nella veglia di preghiera: grande partecipazione e vicinanza alla famiglia di Yara ma animo pervaso da riservatezza.

Nella chiesa, c'era in ogni posto un lumino e un foglietto con le letture della veglia di preghiera. E sull'altare un «Ti aspettiamo Yara, piccola grande amica» gigante. Fuori i cameramen sono andati a caccia di immagini per catturare lo stato d'animo di chi, e molte erano ragazzine come Yara, stavano entrando in chiesa. Una aveva un mazzo di fiori in mano che è stato deposto accanto all'altare.

Il parroco, don Corinno Scotti, ha confermato che non c'erano nessuna lettera-appello dei genitori e ne ha sottolineato la grande serenità nel dolore: «Avevo proposto ai genitori di Yara una fiaccolata, mi hanno risposto che era meglio pregare. Niente sfilate. Allora siamo qui per pregarci su, per aprire il nostro cuore, la nostra angoscia al Signore. Quando entro nella loro casa sono sconfortato, quando ne esco sono sollevato. Sono circondati da un grande affetto che state dimostrando anche stasera».

«Vedo che c'è il sindaco, gli assessori - continua il parroco -, che ringrazio a nome dei genitori di Yara, insieme alle forze dell'ordine e ai tantissimi volontari impegnati nelle ricerche. Qualcuno lo vedo tornare con le lacrime agli occhi, ci si sente impotenti. Noi li ringraziamo».

L'Adorazione è stata presieduta dal vicario generale monsignor Davide Pelucchi. All'altare con lui altri cinque sacerdoti. Si è recitato il Rosario, tre misteri. Al microfono si è udita chiara e tenerissima la voce dei bambini: «Ave Maria» e l'assemblea ha risposto convinta.

Ci sono stati molti interventi (tra cui quello del sindaco Diego Locatelli che ha fatto il punto delle ricerche) e tante letture, molto toccante quella dei compagni di classe del Secco Suardo della sorella maggiore di Yara, Keba, che hanno sottolineato come il mondo sia pieno di dolore ma anche di tante persone che vogliono il bene.

Si è pregato anche nelle chiese di Prezzate, Barzana, nella chiesa delle Cascine di Almenno San Bartolomeo e nella cappellina dell'oratorio di Bolgare.


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