La moglie morì nello scoppio
Marito indagato: omicidio colposo

Sua moglie Marianna Raccagni, 36 anni, morì dopo alcuni giorni di agonia. Lui, Enio Gritti, 46, è sopravvissuto al terribile scoppio ed è fuori pericolo di vita. Ora però si ritrova indagato con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.

Sua moglie Marianna Raccagni, 36 anni, morì dopo alcuni giorni di agonia. Lui, Enio Gritti, 46, è sopravvissuto al terribile scoppio ed è fuori pericolo di vita. Ora però si ritrova indagato: il pm Letizia Ruggeri, che coordina le indagini, lo ha iscritto nel registro con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.

I fatti risalgono alle prime ore del mattino del 24 gennaio. Mancava un quarto d'ora alle 6 quando un'esplosione sventrò l'appartamento dove la coppia viveva in affitto, all'interno di una palazzina al civico 113 di via Longuelo. Le pareti e parte del mobilio di casa finirono in strada, tanta fu la violenza della deflagrazione. Il disastro fu attribuito a una fuga di gas dalla tubazione della cucina, che aveva saturato il locale.

Il tubo che collegava la condotta del gas dal muro al piano cottura fu trovato staccato ed è tuttora sotto sequestro. Non presentava rotture: ha una filettatura di circa un centimetro e le uniche anomalie erano due piccole tacche sul dado e due guarnizioni al posto di una. Il tubo probabilmente fu svitato di proposito.

Al momento dell'esplosione Enio Gritti si trovava in cucina e, a terra, dopo lo scoppio, furono trovate alcune chiavi inglesi: fu lui a mettere mano alla conduttura? È ritenuto probabile. Ma per il momento non è stato possibile accertare se lo abbia fatto nel tentativo di eseguire una riparazione fai-da-te oppure con l'intento di togliersi la vita.

I tanti dubbi sulla vicenda potrebbero essere chiariti proprio dallo stesso Gritti, che tuttavia non è stato ancora sentito dagli inquirenti, a causa delle sue condizioni di salute, dopo il trauma subìto.

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