L'appello di Cividini al Comune:
«Parco dello sport, aiutateci»

«Io non voglio fare un ragionamento di metri quadri, cubi o altro, ma di buon senso». Paolo Cividini, inizia con una domanda: «Vogliamo provare a volare un attimo alto in questa città?». Sul tavolo la vicenda del Parco dello sport versione light.

«Io non voglio fare un ragionamento di metri quadri, cubi o altro, ma di buon senso». E Paolo Cividini, comincia con una domanda: «Vogliamo provare a volare un attimo alto in questa città?». Sul tavolo c'è la vicenda del Parco dello sport versione light in quel di Grumello del Piano, quella stadio esente. E l'imprenditore (nonché proprietario delle aree) non usa giri di parole: «Chiediamo al Comune di venirci incontro, di darci una mano. O ci semplifica la vita, oppure non si riuscirà mai a fare nulla».

In sostanza, dopo un anno buono di pour parler e visite a Palafrizzoni, le parti sono ancora distanti. Parecchio. «E io chiedo di poter lavorare in una prospettiva sgombra da paletti, di creare il clima giusto». Ovvero senza diktat incrociati e richieste «tutte troppo a carico del privato, quando gli impianti da realizzare hanno comunque una funzione pubblica».

Cividini comincia da qui: «Ci sono delle realtà sul territorio che fanno sport a livello d'eccellenza, e che non hanno impianti adatti: se vogliamo davvero venire incontro alle loro esigenze, dobbiamo fare un discorso diverso rispetto a quello fatto finora». Vale per il Palazzetto dello sport, o per il Palaghiaccio, «ma anche per l'atletica o il rugby». <+tondo>Sport considerati minori: aggettivo che sicuramente vale per le ridotte disponibilità economiche, che rendono «impossibile realizzare gli impianti necessari. E questo è un punto fermo».

Il Parco dello sport è un intervento che, chiavi in mano, sfiora i 100 milioni di euro. «Se ci bastano i 30 mila metri quadri di commerciale per far quadrare i conti? Proprio no. Ma ripeto, non voglio fare un ragionamento su questo versante». A Cividini interessa più «lanciare un messaggio: per realizzare un progetto del genere, necessario alla città, serve che non ci siano i paletti tipici di un'operazione immobiliare.

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