L'amico di Eleonora in ospedale:
non volevo fermarmi, ha insistito

Era impossibile fermarla. Racconta Luca Bartoli dal letto del Bolognini, dov'è ricoverato, che Eleonora Cantamessa era talmente decisa a prestar soccorso all'uomo ferito che ha aperto la portiera con l'auto ancora in movimento.

Era impossibile fermarla. Racconta Luca Bartoli dal letto del «Bolognini» di Seriate, dov'è ricoverato con due costole rotte e traumi vari, che Eleonora Cantamessa era talmente decisa a prestar soccorso all'uomo ferito che addirittura ha aperto la portiera mentre l'auto era ancora in movimento.

Luca ha cercato di dissuaderla. «C'erano delle spranghe, era una brutta situazione, pericolosa, ma non c'è stato verso. Lei era un medico e niente l'ha fermata». Architetto, 42 anni, è amico da una vita della dottoressa e l'altra sera erano andati insieme a trovare l'ex cognata di lei.

«Eleonora - racconta un amico di lei e Luca - aveva da poco chiamato il 112 ed era china sull'uomo ferito, gli sentiva il polso. L'indiano era messo molto male e lei lo stava tenendo monitorato. Luca mi ha raccontato che lui era in piedi, leggermente più spostato sulla strada dove aveva parcheggiato la sua auto».

«Guardava Eleonora, ma bisogna immaginare la scena terribile, con gente che scappava, che urlava. In un istante, si sono avvicinati i fanali di un'auto che arrivava a gran velocità. Ma nessuno si è spostato, nessuno immaginava che quelli invece di tirare dritto avrebbero sterzato e mirato al punto in cui c'era l'indiano a terra e alla dottoressa che lo stava soccorrendo...».

Intanto nella tarda serata di lunedì il pm ha sottoposto a stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario e lesioni un 25enne indiano considerato l'autore del duplice omicidio.

Leggi le sei pagine dedicate all'argomento su L'Eco di martedì 10 settembre

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