Morì nell'attentato di via Palestro:
Gandino dedica una sala al suo vigile

Il Comune di Gandino dedicherà ufficialmente la sala civica di Piazza Vittorio Veneto ad Alessandro Ferrari, trentenne vigile urbano gandinese, morto il 27 luglio del 1993 a Milano nell'attentato terroristico di via Palestro.

Il Comune di Gandino dedicherà ufficialmente la sala civica di Piazza Vittorio Veneto ad Alessandro Ferrari, trentenne vigile urbano gandinese, morto il 27 luglio del 1993 a Milano nell'attentato terroristico di via Palestro. La cerimonia giovedì 2 giugno alle 10, la targa commemorativa sarà a pochi passi dal Monumento ai Caduti, all'ingresso della sala civica che per l'occasione ospita una mostra fotografica dedicata ai musicisti gandinesi.

«Alessandro – ricorda il sindaco Gustavo Maccari – aveva trascorso l'infanzia a Gandino, con il padre Agostino, sarto, e la mamma Elisabetta Moro. Si erano poi trasferiti a Milano, ma la madre nel 1991 era tornata a Gandino, dove vive tuttora anche il fratello di Alessandro, Giuseppe. Alessandro si era sposato nel 1989 con Giovanna Uraglio e, al momento della strage, era padre da poco più di un anno del piccolo Matteo».

La bomba, nascosta in un'auto notata per primo proprio da Alessandro Ferrari, provocò la morte anche di tre vigili del fuoco e di un immigrato marocchino che dormiva su una panchina nelle vicinanze. L'obiettivo dell'autobomba era il Padiglione di Arte Contemporanea, nell'ambito di una trama eversiva che colpì anche Roma e Firenze.

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