Treni&proteste: «Su quelli thailandesi
almeno i ventilatori funzionano»

«Vorrei raccontare dei treni in Thailandia. Ho viaggiato sui treni in 3ª classe su panche di legno e senza aria condizionata, tuttavia ho viaggiato al fresco, complici i finestrini abbassabili e ventilatori rotanti posizionati sul soffitto».

Un lettore interviene nel dibattito innescato sui trasporti

«Leggo con molta attenzione le vicende riguardanti i pendolari bergamaschi essendo una delle tante persone che viaggia ogni giorno per lavoro da Bergamo a Pioltello. Inutile ribadire la situazione di disagio a cui siamo sottoposti ogni giorno, specialmente noi che saliamo dopo Milano per cui trovare l'accoppiata "posto a sedere + carrozza con aria condizionata" è più difficile che fare un terno al lotto. Sinceramente non sono mai stato uno che si lamenta, vuoi perchè ho sempre saputo che le tariffe ferroviarie italiane sono tra le più basse in europa, ma ora che sono aumentate trovo inammissibile dover viaggiare o in piedi o seduto in un forno (e dopo una giornata di lavoro, vi assicuro che è un colpo di grazia). Detto questo anch'io, come la lettrice che vi ha scritto, ho avuto l'opportunità di viaggiare in treno all'estero».

«Nello specifico vorrei raccontare dei treni in Thailandia. Ho viaggiato sui treni in terza classe su panche di legno e senza aria condizionata, tuttavia ho viaggiato al fresco, complici i finestrini abbassabili e una serie di ventilatori rotanti posizionati sul soffitto che contribuivano a muovere l'aria e che mi facevano dimenticare il clima che c'era all'esterno: Un clima umido afoso e tropicale, lo stesso a cui sono sottoposto ogni giorno chiuso nella carrozza mentre aspetto di tornare a casa. Distinti saluti».

Francesco

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