Trescore, in un centinaio
al presidio antifascista

Presidio, domenica 5 febbraio a Trescore Balneario in via Locatelli, indetto dalle Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) della Val Calepio e di Val Cavallina, Endine Gaiano, Seriate. È stato indetto dopo che domenica scorsa alcuni giovani (tra cui il segretario della sezione Anpi della Val Calepio e Val Cavallina) che stavano volantinando per ricordare la “Giornata della Memoria” e contro le richieste di Forza Nuova di chiudere il campo nomadi di Trescore, sono stati minacciati.

L'adesione all'iniziativa di numerose forze politiche (Partito Democratico di Trescore, Sinistra e Libertà Val Cavallina-Val Calepio, Partito della Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra Val Cavallina, Giovani Comunisti Bg, Partito dei Comunisti Italiani- Federazione della Sinistra Bg, Federazione della Sinistra Bg, Trescore Aperta, L'Alternativa-San Paolo d'Argon, CSA Paci Paciana, Movimento Studentesco Bg) si è concretizzata in oltre un centinaio di manifestanti che sfidando la temperatura polare (-5) hanno comunque deciso di protestare democraticamente contro le minacce dei neofascisti e contro il razzismo.

«La risposta massiccia e decisa, soprattutto di numerosi giovani, ha fatto capire - scrivono Rifondazione comunista e Sinistra giovanile - quanto ancora dopo sessanta anni sia vivo il ricordo dei fatti dolorosi che hanno visto la Val Cavallina teatro degli scontri tra i partigiani delle varie formazioni e le SS naziste appoggiate dai loro alleati fascisti. Qui i fascisti non hanno avuto spazio allora e sembra che la popolazione sia decisa a non concedergliene nemmeno oggi».

Durante il presidio è stata annunciata una prossima iniziativa a Trescore organizzata dal Comitato Antifascista Bergamasco dall'Anpi provinciale di dibattito sulle nuove destre e i nuovi gruppi neofascisti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA