Longuelo, un progetto per dare
una nuova casa a chi l'ha persa

Una casa per chi attraversa un momento di difficoltà temporaneo, per aiutarlo a ricominciare: questo l'obiettivo del progetto «Dire, fare, abitare – Emergenza dimora a Bergamo», al via nelle prossime settimane. Sabato alle 18.30, alla chiesa parrocchiale di Longuelo, nell’ambito della «Settimana della comunità» ci sarà la presentazione della casa «di convivenza» di Longuelo con i primi tre volontari, che saranno impegnati per il primo anno.

Il progetto offre due alloggi, uno in via Longuelo, accanto alla vecchia parrocchia, e uno in via San Lorenzo, vicino porta Garibaldi, a persone che necessitano di un punto di riferimento abitativo e relazionale temporaneo, a causa di un evento traumatico come una separazione, uno sfratto o la perdita del lavoro. Il salto di qualità consiste nel dare agli ospiti non solo un tetto, ma anche la possibilità di condividere spazi e relazioni tra loro e con i volontari, tutti giovani che già da agosto stanno sperimentando una forma di convivenza.

Il progetto è stato realizzato dal Nuovo albergo popolare e da Fondazione Cariplo (che ha messo 630 mila euro sui 700 mila totali) con il supporto di comune di Bergamo, Ambito territoriale 1, parrocchia di Longuelo, associazione Casa Amica, cooperativa Il Pugno aperto, Azione cattolica e Caritas.

A Longuelo si è formato un gruppo che seguirà da vicino ospiti e volontari della casa. La cittadinanza potrà intervenire nella segnalazione di persone in difficoltà, potrà passare una serata in compagnia degli ospiti, potrà dare una mano per cercare un lavoro, una casa».

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