Bergamo e il turismo di Expo
Ma per i cinesi sul web non ci siamo

Il trend dei flussi turistici in Italia è dominato da cinesi, russi e coreani che da soli coprono il 48% delle vendite di Tax Free in Italia.

Dal 2008 al 2014 gli abitanti di Cina e Corea hanno aumentato del 104% i loro viaggi in Italia, mentre i cittadini russi si fermano a quota 66%, ma i numeri sono destinati ad aumentare in vista di Expo, l’Esposizione universale che si terrà a Milano nel prossimo anno.

Il capoluogo lombardo dovrà così gestire da maggio ad ottobre un numero certamente maggiore degli attuali visitatori provenienti dall’Est, molti dei quali transiteranno anche da Bergamo, grazie alla presenza strategica dell’aeroporto di Orio al Serio.

Per preparare al meglio gli operatori dei settori accoglienza e servizi – in modo particolare con riferimento al mondo del commercio, della ristorazione e dei pubblici esercizi – si è tenuto alla Borsa Merci di piazza della Libertà un seminario dal titolo «Come rendere Bergamo più accogliente e internazionale anche in vista di Expo», finanziato dalla Camera di commercio di Bergamo e realizzato in collaborazione con Ascom e Confesercenti, che aveva lo scopo di illustrare ai presenti le opportunità e gli strumenti per rendere migliore e più appetibile il pacchetto di servizi da proporre al turista, non solo per Expo, ma anche per i prossimi anni.

In particolare, i relatori si sono concentrati sull’importanza del web, il sistema che permette a Bergamo si essere conosciuta in tutto il mondo se si sanno i giusti trucchi per sfondare anche sul mercato asiatico: «Se un cinese, un russo o un coreano digita Bergamo sul web – ha spiegato l’esperto di digital marketing Massimiliano Hangler – non troverà mai riferimenti alla città e ad Expo perché utilizzano piattaforme e applicazioni web totalmente diverse dalle nostre. Il grande consiglio è perciò quello di rendere visibile il sito internet di un albergo, un ristorante o di un locale anche sui loro motori di ricerca (Baidu, Yandex e Naver) adeguandolo ovviamente con un’ottima traduzione in lingua».

Oltre a stimolare l’appeal internazionale, i relatori hanno spiegato inoltre come accrescere il potenziale di Bergamo anche in chiave locale, fornendo ai presenti un vademecum con preziosi consigli: «È essenziale – ha sottolineato Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo – far vivere la cultura del posto, proponendo ad esempio una colazione con prodotti tipici. Fondamentale è poi raccontare e trasmettere il patrimonio della nostra città, facendo particolare attenzione all’accoglienza: basta infatti un piccolo welcome-kit per attirare i clienti. Le strutture inoltre devono saper offrire pacchetti personalizzati in base al target di visitatore e non possono non offrire un servizio di wi fi gratuito».

Per rispondere alle esigenze informative delle imprese locali sull’opportunità legate ad Expo, la Camera di commercio con Ascom e Confesercenti ha ideato invece il progetto «Prepariamoci all’Expo», con due punti informativi già attivi a cui gli imprenditori economici possono gratuitamente rivolgersi e ottenere un numero di ore di assistenza variabile gratuita di massimo 4 ore. I punti informativi sono attivi presso l’Ascom di Bergamo in via Borgo Palazzo 137 e nella sede di Confesercenti in via Galli.

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