Caravaggio, ladro ucciso in giardino
Cerioli: sparai perchè terrorizzato

«Ho sparato perché eravamo terrorizzati: avevo le mie due figlie dietro che piangevano, mia moglie disperata». Lo disse in aula Angelo Cerioli, il commerciante di Caravaggio finito al banco degli imputati perché il 25 novembre 2012, per mettere in fuga i ladri, colpì e uccise Dumitru Baciu.

«Ho sparato perché in quel momento eravamo terrorizzati: avevo le mie due figlie dietro che piangevano, mia moglie disperata, la nostra preoccupazione era che queste persone salissero dalle scale, avevo una paura tremenda di quello che sarebbe potuto succedere». Lo disse in aula Angelo Cerioli, 52 anni, il commerciante di Caravaggio finito al banco degli imputati perché il 25 novembre 2012, esplodendo due colpi di pistola dalla finestra di casa sua per mettere in fuga una banda di ladri, colpì e uccise il romeno Dumitru Baciu, 46 anni.

Lo scorso 23 gennaio, in abbreviato, il giudice dell’udienza preliminare Ezia Maccora lo ha assolto dall’accusa di omicidio. Nei giorni scorsi sono state depositate le motivazioni della sentenza: il gup ha ritenuto convincente la ricostruzione dei fatti elaborata dalla difesa di Cerioli (retta dagli avvocati Angelo e Fabio Giarda e dall’avvocato Davide Mancusi), non ravvisando alcuna prova rispetto all’accusa di omicidio volontario e non ritenendo sussistente neppure un eccesso colposo di legittima difesa, come ipotizzato dal pm Gianluigi Dettori (che aveva chiesto la condanna a un anno e 6 mesi).

Il pm Gianluigi Dettori sta valutando l’ipotesi di un ricorso in Appello contro la sentenza. Appare scontato che le parti civili (i familiari di Baciu) premeranno perché questo avvenga.

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