Centri sociali contro le Sentinelle
Sentierone, pomeriggio di tensione

Pomeriggio di tensione nel cuore di Bergamo. La manifestazione delle Sentinelle in piedi, che protestavano contro quanto previsto dal disegno di legge Scalfarotto e a favore della libertà di espressione, è stata contestata dai giovani dei centri sociali.

Pomeriggio di tensione nel cuore di Bergamo. La manifestazione delle Sentinelle in piedi, che protestavano contro quanto previsto dal disegno di legge Scalfarotto e a favore della libertà di espressione, è stata contestata dai giovani dei centri sociali.

Da una parte si sono trovate le Sentinelle, un centinaio di persone molte delle quali con famiglia al seguito, con la protesta silenziosa; dall’altra gli antagonisti, una sessantina, con striscioni, slogan e insulti.

La tensione è salita anche perché, secondo gli oppositori, fra le Sentinelle avrebbero manifestato anche esponenti vicini all’estrema destra. Verso le famiglie sono stati lanciati anche fumogeni.

Polizia e carabinieri sono intervenuti con una ventina di agenti per separare le due fazioni schierate non distante dalla chiesa di San Bartolomeo ed evitare contatti: gli esponenti dei centri sociali hanno reagito con spintoni, calci e sputi verso la polizia.

Alla fine molti degli antagonisti sono stati identificati: saranno denunciati per manifestazione non autorizzata, per il lancio dei fumogeni e per resistenza a pubblico ufficiale.

Chi sono e cosa vogliono le Sentinelle in piedi: ecco il loro comunicato

CHI SIAMO?

Le “Sentinelle in Piedi” sono un gruppo di cittadini, apartitico e aconfessionale, formato da uomini e donne presenti in numerose città italiane che scendono in piazza per difendere la libertà di opinione e di espressione, per la difesa della famiglia composta da un uomo e una donna e per i diritti dei bambini.

COSA CI PORTA A SCENDERE IN PIAZZA?

Recentemente la Camera ha approvato il disegno di legge Scalfarotto in contrasto all’omofobia e alla transfobia, ora passato all’esame del Senato. La legge è stata presentata come un provvedimento volto ad evitare atti di violenza e discriminazione, ma di fatto potrebbe invece impedire il libero esercizio della libertà di pensiero e di espressione.

Con questa legge chiunque affermi che la famiglia naturale sia fondata sull’unione tra un uomo e una donna, o sia contrario alle adozioni da parte di coppie omosessuali potrà essere denunciato per omofobia e quindi rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere. QUESTA NON E’ LIBERTA’!

COME VEGLIAMO?

La nostra non è una manifestazione ma una veglia silenziosa e pacifica. Ci si ritrova in una piazza e ci si dispone in piedi, in silenzio, a distanza di un paio di metri l’uno dall’altro, leggendo un libro per un’ora: immobili come delle sentinelle. Questo è il modo che abbiamo scelto per vegliare e attirare l’attenzione di tutti sulle conseguenze a cui porterà questa legge liberticida.

QUALI POTREBBERO ESSERE LE CONSEGUENZE SE IL DDL VENISSE APPROVATO?

Questa legge metterebbe un pericoloso bavaglio alla libertà di manifestare ed esprimere opinioni, minacciando una denuncia penale per omofobia per chiunque si pronuncerà contrario a matrimonio e adozioni da parte di coppie omosessuali.

Le conseguenze a cui potrà portare una legge di questo tipo sono ben visibili nei Paesi dove un simile provvedimento è già stato approvato. In Francia e Inghilterra cittadini sono stati arrestati o multati semplicemente per aver indossato una maglietta con il logo stilizzato di una famiglia naturale o per aver predicato un passo della lettera di San Paolo in cui si condannano gli atti omosessuali.

Non manifestiamo contro nessuno e ribadiamo il massimo rispetto per tutte le persone. Condanniamo ogni azione di violenza e umiliazione nei confronti delle persone omosessuali e allo stesso tempo affermiamo il diritto alla libertà di opinione: per sostenere tutto questo non serve la fede, basta la ragione.

MANIFESTIAMO IN SILENZIO OGGI AFFINCHE’ NON CI VENGA TOLTA LA LIBERTA’ DI PAROLA DOMANI!

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