Due ubriachi minacciano la capotreno
Poi picchiano un passeggero e fuggono

Prima hanno minacciato con un cacciavite la capotreno, poi quando un viaggiatore ha protestato lo hanno preso a pugni e calci.

Un altro grave episodio di violenza sui treni lombardi. La donna è stata affrontata da due cittadini di origine straniera, probabilmente nordafricani, che visibilmente ubriachi l’hanno minacciata con un cacciavite.

A nulla è servito anche l’intervento di un passeggero che, cercando di sbloccare la situazione, ha rimediato solo calci e pugni da parte dei due soggetti, che dopo aver tirato il freno di emergenza si sono dileguati nel nulla fuggendo indisturbati.

È successo sul treno delle 17,36 in partenza da Milano Porta Garibaldi con destinazione finale Cremona, a poca distanza dall’arrivo a Treviglio. Il convoglio è stato poi soppresso nella stazione di Treviglio Centrale.

A dare la notizia Adriano Coscia, sindacalista dell’Orsa, che ha anche raccontato che la capotreno, dopo essere stata minacciata e dopo che i due avevano tirato il freno di emergenza, ha chiamato le forze dell’ordine che non sono però mai arrivate sul posto.

«Dopo 50 minuti di sosta – racconta Coscia – un viaggiatore si è opposto ai due. Per tutta risposta è stato preso a pugni e calci, gli hanno rotto gli occhiali ed è stato portato all’ospedale».

Stando alla ricostruzione del sindacalista, quindi, il treno sarebbe rimasto fermo in attesa dell’arrivo di Polfer o carabinieri per 50 minuti in balìa dei due scalmanati, che oltre a terrorizzare i passeggeri presenti, hanno causato anche ritardi a catena sulla linea.

Solo dopo che i due sono scappati indisturbati il treno è potuto arrivare in Centrale, dove è stato soppresso. Fortunatamente per il passeggero nessuna conseguenza seria. Mentre la capotreno, strattonata durante la lite, ha rifiutato le cure mediche.

«Tutto questo è avvenuto a solo una settimana di distanza dalla vile aggressione di Villapizzone (dove un capotreno ha rischiato di perdere il braccio per un colpo di machete, ndr) – ha commentato Coscia –. Occorre una cabina di regia dedicata alle emergenze sui treni e garantire il pronto intervento. Questo dimostra che le iniziative messe in campo con l'azienda, compreso l’accordo di ieri, non sono sufficienti».

Nel frattempo la prefettura di Milano annuncia che sui treni è stato disposto «un incremento della vigilanza da parte delle forze dell’ordine per tutelare personale di bordo e passeggeri.

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