Le richieste ai candidati sindaco
Celadina: «Cittadini di serie B»

Se sono i rioni, con le esigenze e le necessità dei residenti, il terreno su cui si accenderà il confronto politico in vista delle elezioni di maggio, L’Eco ha deciso di partire in un viaggio che si snoderà nella prossime settimane in tutto il capoluogo.

Sono stati loro stessi ad annunciarlo: al centro della campagna elettorale ci saranno i rioni. Il sindaco uscente Franco Tentorio per primo si era rivolto, mezzo stampa, al candidato del Partito democratico: «Il nostro progetto punterà molto sui quartieri. Lo aspetto lì». Offerta-sfida accolta dall’avversario Giorgio Gori che aveva replicato: «Molto volentieri. Ce la possiamo giocare». Punto di vista ribaltato quello del pretendente pentastellato Marcello Zenoni: «Nei quartieri noi ci viviamo, non abbiamo bisogno di girarli per spot».

Se sono dunque i rioni, con le esigenze e le necessità dei residenti, il terreno su cui si accenderà il confronto politico in vista delle elezioni di maggio, L’Eco di Bergamo ha deciso di partire in un viaggio che si snoderà nella prossime settimane in tutto il capoluogo, con l’obiettivo di fare emergere alcuni quesiti che verranno poi «girati» ai candidati. Il giorno seguente alla pubblicazione delle domande, sulle pagine del quotidiano si potranno leggere le risposte di Tentorio, Gori e Zenoni, con la possibilità pertanto di raffrontare approcci, progetti ed eventuali «promesse» dei politici in lizza per sedere sulla poltrona di primo cittadino di Bergamo.

CELADINA

In questa prima «puntata» siamo stati a Celadina e San Francesco, due aree in cerca di attenzione e che non nascondono le problematiche, alcune delle quali annose. In cima alla lista della criticità di Celadina spunta immediatamente la sicurezza, per la strada, nei parchi, in particolare la sera e la notte: «Servono più controlli, qui quando si fa buio non ci si sente sicuri a uscire – commenta Pierluigi Zanchi, 59 anni – i nostri ragazzi non sanno dove andare, anche perché i bar chiudono presto. L’unico centro di aggregazione è l’oratorio, ma fino alle 22. Alcuni parchi sono malfrequentati. Mi chiedo cosa farà il futuro sindaco, qui ci sentiamo trascurati».

Invoca sorveglianza anche Gianbattista Bonicchio, 75 anni, residente a Celadina dal 1955: «Come sono cambiate le cose da quando qui era una distesa di verde – ricorda l’uomo – ora c’è un brutto giro di droga, c’è da aver paura. Abbiamo bisogno di più controlli, soprattutto la sera».

I giovani, altrettanto preoccupati per la sicurezza, sono in cerca di luoghi dove divertirsi non lontano da casa: «I candidati pensano ai ragazzi di Celadina? – si domanda Concetta Piccioli, 23 anni – Per svagarci siamo costretti a lasciare il quartiere e andare in centro. È vero che c’è l’oratorio, ma si rivolge soprattutto a bambini e adolescenti. C’è anche il centro giovanile. Ma chi, come me, ha più di vent’anni è tagliato fuori. Noi vorremmo che si rivitalizzasse anche questo punto della città».

Il futuro del piazzale

I residenti segnalano marciapiedi sconnessi, riconoscono che la viabilità è migliorata grazie a dossi e attraversamenti, ma resta il problema del commercio e del futuro del piazzale della fiera: «Mia figlia ha la panetteria “La mia voglia matta” – spiega Osvaldo Colombi, 62 anni di Villa di Serio –.Gira la voce che al piazzale arriverà un centro commerciale. Già tutti i negozi devono fare i conti con la crisi, se fosse così spezzerà le gambe alle botteghe». Al momento solo ipotesi della nuova proprietà, a quanto pare il linea con il Pgt, per la quale comunque i commercianti chiedono una promessa di interessamento dalla futura amministrazione.

SAN FRANCESCO

Si sentono tagliati fuori e parte di un quartiere di serie B i residenti di San Francesco, il rione territorialmente posizionato tra la Celadina e Borgo Palazzo, ma diviso da quest’ultimo dalla circonvallazione. Invocano soprattutto attenzione, ma anche interventi che possano garantire loro più autonomia come un potenziamento dei pullman, manutenzione ai marciapiedi e l’attraversamento pedonale per raggiungere il vicino supermercato.

Gli anziani

Gli anziani di San Francesco si rivolgono direttamente al primo cittadino del prossimo mandato: «Vogliamo solo un occhio di riguardo – dice Giuliana Berta, 65 anni, storica residente di viale Venezia – siamo tutti anziani e molto spesso siamo anche soli». Dicono di non pretendere molto: «Vogliamo solo poterci muovere tranquillamente – aggiunge Attilia Lanfranchi, 77 anni – non ci sono le strisce per attraversare via Borgo Palazzo per andare a fare la spesa al Carrefour. I marciapiedi sono pericolosi e la domenica, quando vogliamo raggiungere il cimitero, di qui passa solo un pullman che è pure strapieno».

Domani leggeremo le rispote dei tre candidati sindaci: Tentorio, Gori e Zenoni.

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