Quasi un terzo delle auto in Italia
sono vecchie, insicure e inquinanti

Al primo gennaio 2015 circolavano in Italia 37 milioni di autovetture di cui il 29,4% è costituito da autovetture euro 0 (10,8%), euro 1 (3,8%) ed euro 2 (14,8%), cioè immatricolate prima del 2001 e con livelli di sicurezza e di inquinamento molto lontani da quelli dei modelli di più recente produzione.

È quanto emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici) sulla base di dati Aci da cui si evince anche come sia cambiata la composizione del parco circolante dal 2010 al 2014.

In corrispondenza dell’aumento della quota dei veicoli Euro 5 (dal 2,8% al 18,1%) ed Euro 6 (da zero allo 0,8%) si è registrata una diminuzione più consistente della quota dei veicoli Euro 2 (da 20,5% a 14,8%), Euro 3 (da 21,9% a 18,5%) ed Euro 4 (da 36,2% a 33,2%) rispetto alle auto appartenenti alle categorie Euro 0 (da 12,6% a 10,8%) ed Euro 1 (da 6% a 3,8%).

Significa che il rinnovo del parco circolante italiano ha inciso in maniera non particolarmente evidente sui veicoli più vecchi. Per non compromettere la sicurezza sulle strade italiane - sottolinea Airp - occorre innanzitutto mantenere in buone condizioni di efficienza tutto il parco circolante con adeguati interventi di manutenzione, oltre ovviamente ad eseguire le revisioni obbligatorie per legge.

Tra questi vi è sicuramente il controllo sistematico del corretto stato dei pneumatici. Inoltre, per migliorare l’impatto ambientale dei veicoli assicurando al contempo la massima sicurezza, è possibile utilizzare pneumatici ricostruiti che garantiscono un risparmio dei costi di gestione e sono ugualmente sicuri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA