Riqualificazione della Treviolo-Paladina
Sindaci divisi: lettere a Prefetto e Provincia

Nel giugno prossimo potrebbe partire la riqualificazione del tratto Treviolo-Paladina, ma i sindaci interessati si dividono su due fronti contrapposti

C’è chi vorrebbe non perdere tempo (visto che già troppo se n’è perso) come Luciano Cornago (Almè) e Manuel Preda (Villa d’Almè) e chi invece chiede di rivedere il progetto perchè, così com’è, risulta «uno spreco di denaro pubblico». Una linea, quest’ultima, sostenuta con forza da Elvio Bonalumi (Valbrembo) e Paolo Pelliccioli (Mozzo).

Azioni formali e ufficiose dei due schieramenti intessono la quotidianità amministrativa di queste settimane: al centro il secondo lotto della Tangenziale Sud di Bergamo.

Una lettera firmata da Cornago, Preda con Alberto Mazzoleni (presidente Comunità montana Valle Brembana) e Jonathan Lobati (consigliere provinciale e assessore alla Viabilità di Mazzoleni) è stata recapitata al presidente della Provincia, Matteo Rossi. Si chiede «che qualsiasi modifica da apportare al progetto non vada a ritardare ulteriormente l’inizio lavori».

Anche il Prefetto di Bergamo ha ricevuto una missiva sull’argomento. A scriverla è Bonalumi che rimarca come l’intervento sulla Villa d’Almè-Dalmine (nel tratto Valbrembo-Paladina) se realizzato «avrà pesanti ripercussioni sulla vivibilità e salubrità dei cittadini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA