Tenta di entrare illegalmente in Iraq
Giovane trevigliese ferito in Kurdistan

Avrebbe cercato di entrare illegalmente in Iraq insieme a tre ragazzi stranieri ma è stato bloccato e ferito a un braccio. Alessandro De Ponti, 23 anni di Treviglio, è stato portato in ospedale a Erbil, la città curda dell’Iraq capoluogo del governatorato di Erbil e della regione del Kurdistan iracheno.

Le sue condizioni non sarebbero gravi, ma una volta uscito dall’ospedale rischia di finire in carcere. La Farnesina è già al lavoro con i propri contatti in Iraq, ma non sono molte le informazioni che trapelano su quanto successo giovedì pomeriggio a un posto di confine tra il Kurdistan iracheno e la Siria, il Paese dove quasi un anno fa (era il 31 luglio 2014) venivano rapite le volontarie Vanessa Marzullo, di Verdello, e Greta Ramelli, di Besozzo nel Varesotto, poi rilasciate il 15 gennaio scorso.

De Ponti, che fa parte del collettivo «Tanaliberatutti» di Treviglio, è partito ad aprile per la Tunisia ma nemmeno i familiari, che sono a stretto contatto con la Farnesina, hanno saputo dire se fosse partito con altri italiani né se fosse in contatto con qualche associazione o Ong. È stato bloccato dagli uomini del Pdk, il Partito democratico del Kurdistan, mentre cercava di entrare in Iraq senza documenti ed è rimasto ferito a un braccio probabilmente colpito da un’arma da fuoco.

Ha spiegato di voler entrare per sincerarsi della situazione umanitaria nel Paese e offrire il suo contributo. Non si sa ancora se i tre stranieri che si trovavano con lui siano stati arrestati né se siano rimasti feriti nel tentativo di superare il confine. De Ponti a Treviglio abita in via Bramante 1 con la madre, Cristiana Rivoltella che è coordinatrice infermieristica del reparto di gastroenterologia e pneumologia all’ospedale Papa Giovanni XXIII, e la sorella minore.

De Ponti è uno dei due giovani autori dell’aggressione al blogger trevigliese Emy Zanenga, picchiato fuori casa la sera del 25 aprile dopo aver ripreso, la mattina, e pubblicato sul suo sito «Treviglio Tv» un gruppetto di contestatori del collettivo «Tanaliberatutti» e dell’Unione inquilini che, con striscioni e megafono, hanno interrotto la cerimonia per la Liberazione in piazza Insurrezione, gridando «fascista!» al sindaco Giuseppe Pezzoni, reo di non aver impedito un gazebo a Forza Nuova.

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