Una targa per le biciclette?
Il Pirellone dà il via libera

La richiesta al governo: un articolo del Codice della strada che obblighi i costruttori di biciclette ad apporre sui telai un numero di identificazione.

È stata approvata a maggioranza dal Consiglio regionale la mozione che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo per inserire nel disegno di legge di riforma del Codice della strada, attualmente in discussione al Senato, un articolo che obblighi i costruttori di biciclette ad apporre sui telai un numero di identificazione, che sarà poi inviato al sistema informativo del Dipartimento dei Trasporti. «L’obiettivo - ha spiegato il primo fimatario Maria Teresa Baldini (Fuxia People) – è identificare le biciclette mettendo in atto tutti quegli accorgimenti necessari perché siano rese riconoscibili e individuabili».

«La mozione per mettere le targhe alle biciclette è a favore del popolo dei ciclisti, che ogni giorno sono a rischio furti. Ogni anno in Italia vengono rubate circa 320 mila bici su un totale di 4 milioni, generando (secondo le stime di Fiab e Confindustria) un danno pari a 150 milioni di euro» spiega Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia). «Senza contare tutti i mezzi per cui non viene neanche sporta denuncia, visto che ormai i cittadini sanno che è impossibile recuperarli. A Milano c’è addirittura un mercatino dove vengono vendute bici di dubbia provenienza e dove non è inusuale che qualcuno trovi la sua bicicletta rubata pochi giorni prima. Di fronte a dati del genere è giusto intervenire».

«Esistono molte esperienze in Italia di Comuni che hanno avviato delle sperimentazioni con marchiature tipo targa identificativa che hanno portato a un notevole calo dei furti. Oltretutto la targa aiuterebbe anche mantenere una buona educazione stradale da parte di alcuni ciclisti che non sempre rispettano le norme» conclude De Corato.

.

© RIPRODUZIONE RISERVATA