Zanzare, col maltempo non ci sono
Al via sperimentazioni, e le «tigri»?

Fino a oggi la zanzara tigre, viste le condizioni meteo con temperature sotto la media stagionale, è rimasta un po’ in disparte. Tanto che in alcuni punti della città e della provincia sarebbe addirittura ancora in letargo. Ma le azioni di contrasto sul territorio continuano.

Fino a oggi la zanzara tigre, viste le condizioni meteo con temperature sotto la media stagionale, è rimasta un po’ in disparte. Tanto che in alcuni punti della città e della provincia sarebbe addirittura ancora in letargo. Questa la situazione fino all’ultimo monitoraggio, ma con il rialzo delle temperature le cose potrebbero cambiare, avvertono i tecnici di Asl.

Intanto, per contrastarle, Asl Bergamo in collaborazione con il Comune capoluogo, sta sperimentando un nuovo tipo di pastiglia larvicida nel quartiere di Monterosso, inserito nei tombini del quartiere. E i risultati sono molto positivi, spiegano gli addetti ai lavori: «Si tratta di un prodotto completamente biologico composto da due principi attivi che stanno avendo un grosso risultato perché i dati ci dicono che i due “bacillus” riescono a prevenire lo sviluppo delle zanzare per oltre 40 giorni dalla prima somministrazione – spiega Raffaello Maffi, della direzione del dipartimento di prevenzione medico sanitaria Asl Bergamo –. Gli stessi principi riescono a superare le avverse condizioni meteo e gli shock idrici. Questo vuol dire che non si disperdono nell’acqua, con un risparmio sul personale che invece di ripetere il trattamento ogni 15 giorni lo può fare ogni 40».

Le azioni di contrasto alla zanzara tigre restano comunque necessarie, perché «se è vero che negli anni si sono create delle zone franche e c’è una riduzione del fenomeno, è anche vero che in alcune zone resta una forte presenza di uova e la problematica presente è massiccia» spiega Raffaello Maffi.

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