«Faccio l’agricoltore, difendo così la terra della Val Gandino»

Era una strada tracciata, la stessa che generazioni di imprenditori in Val Gandino hanno seguito per secoli, sulle orme dei mercanti di pannilana gandinesi e dei “coertì” di Leffe. Lui, Adriano Galizzi, 25 anni di Leffe, ha invece seguito il solco di un aratro e si è dato all’agricoltura d’eccellenza.

Figlio e nipote di noti e attivi imprenditori tessili, Adriano è la conferma che il «ritorno alla terra» non è la poetica nostalgia di chi insegue vecchi ricordi, ma un’opportunità concreta per aprirsi nuovi orizzonti. «Nel 2013 - spiega Adriano - mi sono laureato in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. Dopo due anni di attività nell’industria, quella che era una passione del tempo libero è diventata un lavoro vero».

In famiglia la vocazione è quella del tessile, anche se i bisnonni materni erano rispettivamente mugnaio e agricoltore. La scintilla scocca quando Adriano aderisce alla Comunità del Mais Spinato di Gandino.

«C’era la storia dei primi semi arrivati in Lombardia nel 1632 – sottolinea Galizzi –, ma soprattutto un lavoro appassionato, unito a competenze non comuni sia a livello scientifico che promozionale. Sono personalmente convinto che la qualità paga, magari nel medio-lungo periodo, e in campo agricolo si ottiene con la sostenibilità di ogni passaggio della filiera, tenendo presente che il fine ultimo è la possibilità di offrire ai consumatori un prodotto sano, genuino e con valori nutritivi importanti. Siamo fra le poche aziende in Italia a coltivare mais 100% al naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche in tutte le fasi di coltivazione della pianta, dalla concimazione alla raccolta».

Nell’orto con i bambini

Non è difficile trovare Adriano nei campi coltivati un poco ovunque in Val Gandino, intento nella semina, nel rincalzo delle piante o nel raccolto.

A farla da padrone è l’entusiasmo, lo stesso che mette con i bimbi delle scuole di Gorno. Con loro ha realizzato un orto civico e li ha invitati a Gandino per il raccolto: semi sostenibili in una Valle che cambia.

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