Scopriamo il radon su «eco.bergamo»
Il pericolo invisibile sotto i nostri piedi

Il radon è un gas naturale radioattivo, incolore, insapore e inodore che fuoriesce dal terreno ed è pericoloso per la salute. Sfortunatamente in terra bergamasca la sua concentrazione è spesso molto elevata.

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l’Organizzazione mondiale della sanità lo classificano come cancerogeno del gruppo 1 e come secondo maggiore responsabile del tumore polmonare dopo il fumo, con il quale agisce purtroppo in sinergia moltiplicandone gli effetti. Proviene dal decadimento di uranio e radio, è presente nelle rocce in quantità variabile e il suolo ne è la principale sorgente.

La Bergamasca è tra le zone d’Italia che presentano le maggiori concentrazioni, insieme a quelle di Sondrio, Varese, Brescia e Lecco. Il radon ha anche il brutto difetto di accumularsi nelle nostre case, crescendo in concentrazione: ecco perché la nostra rivista green «eco.bergamo» dedica al tema l’inserto saccabile di otto pagine, per spiegarci come individuarlo e come difenderci. Il mensile sarà in edicola da domenica, 5 marzo, gratis per i lettori de L’Eco di Bergamo.

La presenza del gas è disomogenea sul territorio: le concentrazioni maggiori si registrano nelle valli bergamasche e, in misura minore nell’alto Sebino, mentre nella pianura le concentrazioni sono più basse, con qualche eccezione. La massima presenza di radon si registra in cinque zone, per un totale di 11 paesi: Serina, Costa Serina, Cornalba e Dossena; Leffe e Peja; Solto Collina; Castione della Presolana; Branzi, Foppolo e Carona. C’è comunque poco da tirare sospiri di sollievo anche altrove: le concentrazioni sono alte anche in un’altra cinquantina di paesi e medio-alte in praticamente tutto il resto della Bergamasca, città compresa.

Il gas tende a infiltrarsi nelle nostre case da ogni fessura: crepe nel pavimento, giunti, aperture realizzate per il passaggio delle tubazioni. E, complice il fatto di trovare finestre e porte chiuse, tende a ristagnare e ad accumularsi.

Anche l’amianto è un pericolo per la salute
. La nostra rivista green «eco.bergamo» ci porta in questo numero a scoprire come è meglio intervenire per eliminare o scongiurare i rischi legati alla sua presenza in abitazioni e fabbriche.

Nel mensile spazio ai mezzi di trasporto. Prima con un’analisi approfondita delle possibilità di avviare il servizio di metropolitana che si apriranno con la realizzazione del doppio binario ferroviario fra Ponte San Pietro e Montello; poi, soprattutto, con il raddoppio dell’intera linea fino a Carnate, possibilità alla quale ha recentemente aperto uno spiraglio l’ad di Rfi, Maurizio Gentile.

La rivista ci porta quindi a scoprire un’altra pista ciclabile cittadina, ma soprattutto traccia un bilancio complessivo del reticolo dedicato alle due ruote a Bergamo: i problemi sono legati soprattutto alle condizioni dell’asfalto, a una segnaletica imprecisa e a lunghi tratti non collegati fra loro.

Sapete che con 20 euro potete comprare 4 pile ricaricabili di ottima qualità che potrete riutilizzare più di duemila volte? La rivista vi dice anche quanto spenderete in corrente ogni giorno. Spazio infine alle nuove tecniche di costruzione, alle novità per le tintorie, allo sport dell’orienteering e tanto altro.

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