Lamiflex porta Ciclotte alla Triennale
un cerchio di benessere e design

La Triennale di Milano ha tenuto a battesimo «Ciclotte», scommessa innovativa targata Lamiflex Group. Era da tempo che l'azienda di Ponte Nossa, produttrice di compositi tecnici, cercava un'idea vincente per farsi strada in un campo, quello dell'oggetto che coniuga l'utile al bello, dove il made in Italy è ancora una bandiera. Con «Ciclotte», il complemento d'arredo diventa strumento di fitness e viceversa, e la creazione del giovane (e talentuoso) progettista milanese Luca Schieppati, da semplice divertissment è destinata a diventare uno dei punti di forza futuri dell'azienda di Ponte Nossa: parola di Luigina Bernini, presidente di Lamiflex Group, entusiasta di questa «creazione», costata due anni di lavoro e ricerche al suo team.

Ciclotte rappresenta l'evoluzione di «Ciclò» precedente concept sempre a firma Schieppati, docente all'Istituto Europeo di design, ed è realizzato quasi interamente in carbonio, materiale che l'azienda di Ponte Nossa destreggia ormai da trent'anni applicandolo ai settori più disparati, dall'aeronautico al medicale, dal meccanotessile all'industriale. Il grande cerchio si ispira ai motocicli retrò di fine '800, ma attraverso lo studio ergonomico, con il manubrio in carbonio, il sellino in alcantara, le "pinne" che la fissano al suolo, il display ispirato alla domotica, unisce essenzialità e raffinatezza.

L'ufficio tecnico di Lamiflex ha lavorato a lungo sulla stabilità, creando uno strumento in grado di riprodurre fedelmente le dinamiche e le performance della pedalata su strada, ideale anche per gli allenamenti aerobici ad alta intensità come lo spinning. I primi sei esemplari di «Ciclotte» (dal nero al grigio per gli uomini e dal viola al fucsia per le signore) sono stati «svelati» in Triennale, ma sui volumi della futura produzione in scala (potrà essere commercializzata nei prossimi mesi) in Lamiflex non si sbilanciano.

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