Commercialisti, più iscritti

Si avvicinano a quota mille gli associati all’Ordine provinciale

È in espansione l’Ordine dei commercialisti di Bergamo. Con i suoi 984 iscritti è oggi tra i primi in Italia per adesioni, a testimonianza che nella Bergamasca questa professione è sempre più diffusa. E tra gli iscritti si abbassa anche l’età media: sono molti, infatti, i giovani commercialisti che hanno appena iniziato a esercitare la professione.

In questo quadro, la sfida per la formazione permanente è sempre più sentita, come ha spiegato il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Bergamo, Alessandro Masera, in occasione dell’assemblea annuale nella sede alla Rotonda dei Mille: «Ultimamente siamo cresciuti molto e nell’ultimo anno gli iscritti sono stati 53, di cui 25 donne. Il 2006 è stato anche un anno di straordinario impegno con 99 corsi ed eventi formativi organizzati in collaborazione con l’Università di Bergamo, l’Unione industriali e la Camera di commercio. Sono tutti corsi obbligatori per i nostri iscritti che in questo modo rimangono aggiornati in campo giuridico ed economico. Il contesto in cui operiamo, infatti, è in continua evoluzione, vedi la riforma del diritto societario, quella del diritto fallimentare e il sistema fiscale in continuo cambiamento. Per questo la formazione e l’aggiornamento sono diventati aspetti fondamentali che garantiscono la qualità della nostra professione».

Anche in merito ai più giovani, Masera ha sottolineato l’importanza del praticantato obbligatorio: «Stiamo diventando una categoria sempre più giovane e per preparare i nuovi iscritti all’esame di Stato organizziamo corsi biennali in cui i praticanti sono seguiti passo a passo dai nostri tutor».

Infine, in vista dell’unificazione dell’Ordine dei commercialisti e di quello dei ragionieri che comporterà la nascita di un unico Albo, che a Bergamo avrà oltre 1.500 iscritti, il 31 maggio si svolgeranno le prime elezioni congiunte per la designazione del futuro consiglio direttivo che andrà poi a eleggere il nuovo Consiglio nazionale. «È stata una scelta difficile che ha creato delle fratture nella nostra categoria - ha concluso Masera -. Ora si dovrà capire in che modo gestire l’unificazione per cercare di ottenere benefici in termini concreti».

(12/04/2007)

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