Fatturati in calo: la crisi riduce
le grandi aziende bergamasche

I bilanci del 2009 delle grandi aziende testimoniano come la crisi abbia colpito duro: il drappello delle società con giro d'affari superiore ai 100 milioni di euro, guidato sempre dal podio Mediamarket, Dalmine e Italcementi, si è drasticamente ridotto.

I bilanci del 2009 delle grandi aziende testimoniano come la crisi abbia colpito duro: il drappello delle società con giro d'affari superiore ai 100 milioni di euro, guidato sempre dal podio Mediamarket, Dalmine e Italcementi, si è drasticamente ridotto.

Il fascicolo «1000 aziende», in vendita da venerdì in abbinamento a L'Eco di Bergamo, ne registra 40. Sono 13 in meno rispetto alle 53 che risultavano dai bilanci 2008 e 2007. Il ridimensionamento della squadra è il frutto di 16 uscite e di 3 nuovi ingressi. Che pure ci sono stati. Perché anche durante i mesi duri della crisi c'è chi è riuscito a remare controvento.

Fra le 40 aziende che sono riuscite a mantenersi sopra il tetto dei 100 milioni, una buona fetta è rappresentata da imprese che a vario titolo si occupano di commercio e distribuzione, dal dettaglio all'ingrosso, dall'elettronica alle automobili, passando anche per il gas. Sono 14, il 35%. In pratica più di una ogni 3. E la capofila è sempre la Mediamarket di Curno, che fa capo alla tedesca Metro e che è presente nella grande distribuzione dell'elettronica con le catene Media World e Saturn.

È proprio nel commercio che si trovano alcune delle migliori performance di fatturato. In tutto sono 10 (su 40) le società che sono riuscite comunque a incrementare il giro d'affari nel corso del 2009 e di queste 6 sono nella distribuzione. Al quarto posto della classifica generale, ad esempio, c'è la Lombardini Discount, che ha aumentato il fatturato del 22,4% a 662,6 milioni e ha guadagnato tre posizioni.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 22 dicembre

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