Azienda agrituristiche a quota 118
«Occorre aumentare i posti letto»

«Uno dei pochi comparti che non sta risentendo della crisi è quello delle aziende agrituristiche: se nel 2006 sul territorio erano attive 100 aziende, oggi sono 118». Lo ha detto l'assessore provinciale all'Agricoltura, Enrico Piccinelli.

«Uno dei pochi comparti che non sta risentendo della crisi è quello delle aziende agrituristiche: se nel 2006 sul territorio erano attive 100 aziende, oggi sono 118, la maggior parte delle quali offre solo la ristorazione ma la politica futura dovrà puntare sull'aumento di posti letto, molto richiesti anche dalla clientela straniera».

Lo ha detto l'assessore provinciale all'Agricoltura, Enrico Piccinelli, intervenendo ieri alla Casa del Giovane alla presentazione della nuova guida-cartina degli agriturismi che aderiscono a Terranostra, l'associazione che fa capo a Coldiretti. Piccinelli ha aggiunto che la Regione sta per varare alcuni correttivi al regolamento degli agriturismi, mentre si è detto soddisfatto per la quota di finanziamento che arriverà in provincia di Bergamo per le iniziative relative al settore.

Delle 118 strutture attive, 21 si trovano nelle valli Imagna e Brembana, 17 in Val Seriana e Val di Scalve, 20 nella zona dei laghi, 22 in collina e 38 in pianura. Sei strutture offrono solo alloggio, mentre sono 35 le aziende che offrono sia l'alloggio che la ristorazione. Nel complesso il sistema agrituristico bergamasco dispone di oltre 7.500 coperti a tavola e di 467 posti letto.

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