Extracomunitari, dopo l’emersione l’iscrizione Inps

Oltre 14.300 domande di regolarizzazione. Maria Concetta Zito, direttore dell’Inps di Bergamo: «È importante spiegare ai datori di lavoro e ai dipendenti che la domanda di emersione non è contemporaneamente domanda di iscrizione all’Inps, quindi per completare il processo di regolarizzazione è necessario presentare la normale richiesta ai nostri uffici».

Oltre 14.300 domande di regolarizzazione per lavoratori extracomunitari: soddisfano i risultati ottenuti nella nostra provincia con la messa in atto della legge 222/2002, che ha dato la possibilità ai datori di lavoro di chiarire la posizione di extracomunitari impiegati irregolarmente nel nostro Paese.
«I risultati ottenuti sono decisamente positivi - sottolinea Maria Concetta Zito, direttore dell’Inps di Bergamo -: ora, però, è importante spiegare ai datori di lavoro e ai dipendenti che la domanda di emersione non è contemporaneamente domanda di iscrizione all’Inps, quindi per completare il processo di regolarizzazione è necessario presentare la normale richiesta ai nostri uffici».
Per i lavoratori dipendenti da aziende occorre seguire le normali procedure presso la sede dell’Inps, mentre gli extracomunitari della categoria domestici e badanti avranno due opportunità per iscriversi correttamente. Dopo che Prefettura e Questura avranno valutato le domande di regolarizzazione pervenute, convocheranno i lavoratori per firmare il contratto di lavoro e dare loro il permesso di soggiorno nel nostro Paese. Al termine di queste procedure sarà possibile effettuare l’iscrizione all’Inps chiamando il numero verde 16464 o compilando il modello LD09 reperibile presso lo sportello polifunzionale che tra qualche giorno entrerà in funzione in via Zelasco.
Oltre alla regolarizzazione per i lavoratori extracomunitari, è stata approvata anche una normativa di emersione delle aziende sconosciute al sistema previdenziale. «La legge 383 del 18 ottobre scorso - spiega Carmine Cucciniello, capoufficio dell’area aziende dell’Inps di Bergamo - non ha avuto, per ora, grandi risultati, ma c’è tempo fino al 30 novembre per usufruire di questa opportunità che consente benefici di carattere previdenziale mediante la presentazione di piani progressivi di emersione».
«Nel territorio di Bergamo - ha sottolineato la direttrice Zito - abbiamo un corpo ispettivo composto da ventisei funzionari di vigilanza impegnati nell’individuazione delle aziende sommerse e dei lavoratori in nero. Stiamo ottenendo buoni risultati e in occasione degli accertamenti ispettivi è data l’opportunità alle aziende individuate di presentare domanda di emersione». Negli ultimi anni c’è stato un aumento progressivo degli accertamenti ispettivi: «Dai 667 del 1998 si è passati agli oltre 1.800 del 2001 e i controlli sono sempre maggiori in modo da garantire un lavoro sempre più mirato sull’emersione dell’economia sommersa».

Da L’Eco di Bergamo del 21/11/2002

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