Costo del denaro: in Bergamascaa ottobre è salito ai massimi

Non tanto sui tassi medi, quanto su quelli «estremi», ma l’aggiornamento a fine ottobre della rilevazione mensile a cura del Comitato piccola impresa di Confindustria Bergamo, conferma la tendenza al rialzo del costo del credito in provincia di Bergamo. Questo almeno per quanto riguarda il mese scorso. Non si è rimasti immuni, insomma, dalla tensione sui tassi nazionali che ha visto il principale tasso di marcato, l’Euribor 3 mesi lettera salire nella media del mese al 5,226%, dal 5,026% di settembre, nonostante la riduzione del tasso di riferimento europeo di mezzo punto sia l’8 ottobre (dal 4,25% di luglio al 3,75%) sia il 6 novembre (al 3,25%). In ogni caso, secondo l’indagine di Confindustria, i tassi medi praticati alle piccole imprese manifatturiere bergamasche a fine ottobre sono rimasti invariati rispetto a un mese prima, al 9,1% per i prestiti di conto corrente e al 5,7% per lo sconto salvo buon fine. Sono aumentati invece, sostanzialmente in linea con l’Euribor, di un quarto di punto il tasso massimo rilevato sia sui prestiti di conto corrente (al 14,25%), sia sullo sconto salvo buon fine (all’8,95%) e di 15 centesimi il tasso minimo (al 7,25% sul conto corrente e al 5,15% per lo sconto salvo buon fine).Rispetto a un anno fa, alla rilevazione di fine ottobre 2007, i tassi bergamaschi risultano essere in sensibile aumento, peraltro allineato all’andamento nazionale. Tutti i dettagli su L’Eco di Bergamo del 23 novembre(23/11/2008)

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