L'azienda seriatese Clay Paky
illumina le star degli Oscar

«And the Oscar goes to...»: a creare l'atmosfera di attesa sul palcoscenico del Kodak Theatre di Los Angeles nella notte degli Academy Awards ha contribuito per la prima volta anche la Clay Paky di Seriate, che opera nel campo dell'illuminotecnica.

«And the Oscar goes to...»: a creare l'atmosfera di attesa sul palcoscenico del Kodak Theatre di Los Angeles nella notte degli Academy Awards ha contribuito per la prima volta anche la Clay Paky di Seriate, che opera nel campo dell'illuminotecnica.

L'azienda ha infatti illuminato con 40 fari Sharpy, che si distinguono per le dimensioni contenute e per l'emissione di un fascio di luce molto «concentrato», la premiazione più attesa dalle star del cinema. Con una particolarità: i fari sono stati espressamente richiesti dal lighting designer Bob Dickinson in color oro, lo stesso della statuetta tanto ambita.

È solo l'ultimo degli eventi in ordine di tempo a cui la Clay Paky ha fornito i propri proiettori, a stretto giro dal Festival di Sanremo e soprattutto dal Super Bowl. Durante la pausa dell'incontro che assegna il titolo di campione della National Football League, ogni anno una superstar della musica si esibisce durante l'intervallo e quest'anno è toccato a Madonna.

Il suo show è stato illuminato da 220 fari Sharpy cromati, che hanno seguito, oltre alla partita, le mosse di miss Ciccone durante i 13 minuti in cui ha intrattenuto il pubblico cantando alcune delle sue hit più note. «Si è trattato di un debutto per la Clay Paky - spiega il direttore commerciale Pio Nahum - ed è grazie ad eventi di questa portata che l'azienda si sta facendo sempre più conoscere nel mondo».

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