Mobilità alla Novem, i dipendenti:
pronti alla protesta in Germania

I dipendenti della Novem Car Interior Design, l'azienda di Bagnatica che ha aperto la procedura di mobilità per 117 persone su un organico di 289, progettano di partire alla volta della sede principale in Germania per continuare la protesta.

Anche i dipendenti della Novem Car Interior Design, l'azienda di Bagnatica che ha aperto la procedura di mobilità per 117 persone su un organico di 289, progettano di partire alla volta della sede principale in Germania per continuare la protesta.

La trattativa fra azienda e sindacati, infatti, è in stallo: durante l'incontro di venerdì, in cui i sindacati hanno chiesto il ritiro della procedura di mobilità, la proprietà ha dato un «no» come risposta e Filca-Cisl e Fillea-Cgil, insieme ai lavoratori, stanno valutando di partire alla volta della sede tedesca.

Dal canto suo l'azienda prospetta un quadro ancora più «drammatico», ovvero la cessazione dell'attività nello stabilimento bergamasco, qualora a causa degli scioperi già effettuati e programmati per i prossimi giorni, alcuni clienti (Volkswagen e Bmw) non riescano a completare 150 vetture.

«Il rischio è che i clienti in questione decidano di affidare le commesse ad aziende concorrenti - sottolinea Karl August Kumpf, amministratore delegato di Novem Italia -. Per questo rivolgo un appello ai sindacati, perché il fermo della produzione rappresenta un danno incalcolabile, che rischia di mettere a repentaglio anche gli altri 160 posti di lavoro, mentre l'intento dell'azienda è quello di gestire la questione degli esuberi annunciati mettendo in campo le soluzioni migliori e dare continuità allo stabilimento di Bagnatica».

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