Niente grigliata, ma tutti scioperano
Venerdì Novem in Confindustria

La grigliata alla fine non l'hanno fatta, ma lo sciopero di 8 ore a fine turno ha visto l'adesione del 100% dei lavoratori della Novem, nuovamente mobilitati per far sentire la loro voce e rivendicare i loro diritti.

La grigliata pensata per «rendere meno amara la situazione», avevano annunciato i sindacati, alla fine non l'hanno fatta, ma lo sciopero di 8 ore a fine turno ha visto l'adesione del 100% dei lavoratori della Novem, nuovamente mobilitati per far sentire la loro voce e rivendicare i loro diritti: nei mesi scorsi l'azienda ha aperto la procedura di mobilità per 129 persone (ora gli esuberi sono 113, considerando che a 12 interinali è scaduto il contratto e 4 persone si sono dimesse).

Nella giornata di giovedì 12 aprile circa 150 dipendenti dell'azienda si sono ritrovati fuori dai cancelli per un presidio così come, secondo i dati forniti dai sindacati, tutti hanno scelto di incrociare le braccia per otto ore alla fine di ogni turno. Con un appuntamento importante: nella giornata di venerdì è in programma un incontro in Confindustria chiesto dai sindacati con l'azienda.

Un incontro, quello organizzato, per un esame congiunto della richiesta di un anno di cassa integrazione straordinaria. Un'intesa tra le parti su quale ammortizzatore sociale utilizzare, infatti, non c'è ancora, nonostante i sindacati siano i primi a parlare di «passi avanti» da parte dell'azienda, che durante i recenti incontri ha messo sul tavolo un anno di Cigs in regime di solidarietà. Il sindacato non è però favorevole all'ipotesi di un anno di Cigs, seppur in regime di solidarietà, perché «serve più tempo per gestire la ricollocazione degli esuberi e con due anni di cassa e tre di mobilità ci sono anche più possibilità di accompagnare le persone alla pensione», evidenzia Gabriele Mazzoleni, segretario della Filca-Cisl di Bergamo.

Con un'adesione al 99%,  alla Novem Car Interior Design spa è stata dunque la giornata dello sciopero: 8 ore sui tre turni per chiedere all'azienda il ricorso totale, invece che parziale, agli ammortizzatori sociali. Per l'azienda di Bagnatica, dove 113 lavoratori sono in mobilità su un organico di 289, i sindacati chiedono, infatti, 24 mesi di Cassa Straordinaria e non i soli 12 mesi voluti dall'azienda.

“L'adesione allo sciopero al momento è altissima, al 99%” hanno detto poco fa Ivan Comotti della FILLEA-CGIL e Gabriele Mazzoleni della FILCA-CISL di Bergamo. “Nonostante l'azienda abbia impedito l'utilizzo della corrente elettrica per accompagnare la mobilitazione anche con una manifestazione musicale, i lavoratori hanno aderito con convinzione allo stato di agitazione dichiarato dopo l'assemblea del 5 aprile scorso. I turni organizzati per il presidio davanti ai cancelli hanno consentito lo svolgimento ordinato della protesta. La richiesta unilaterale avanzata il 6 aprile dall'azienda di un esame congiunto per il ricorso alla CIGS solo per 12 mesi non è stata ne capita né condivisa dai lavoratori, dalle RSU e dalle organizzazioni sindacali ed è stata giudicata una ‘forzatura'. Pur non condividendo il metodo adottato dall'azienda per svolgere la trattativa, con le RSU abbiamo, comunque, programmato una serie di incontri alla ricerca di spazi per definire una possibile ipotesi di accordo”.

Ecco di seguito quanto messo in calendario dalle organizzazioni sindacali: - un incontro con l'azienda e Confindustria domani, 13 aprile, alle ore 14.00 per rispondere alla richiesta di Novem di esame congiunto di ricorso alla CIGS; - un confronto con la IV Commissione ‘Attività produttive e Occupazione' del Consiglio Regionale della Lombardia, fissato per lunedì 16 aprile alle ore 16.30 per illustrare la pesante situazione occupazionale che si verificherebbe se Novem dovesse procedere unilateralmente ed attuare la propria decisione; - un incontro con l'Assessore Provinciale del Lavoro, Enrico Zucchi, mercoledì 18 aprile alle ore 16.00. “L'assemblea che si è tenuta questa mattina davanti ai cancelli ha sottolineato l'incongruenza del comportamento aziendale rispetto alle dichiarazioni effettuate nel passato” commentano ancora i due sindacalisti. “L'azienda rinuncia al recupero del 7% di produttività sulle linee per ben 12 mesi attuando lo schema di orario proposto dai lavoratori (6 ore per turno e le altre 2 coperte dall'ammortizzatore sociale). Inoltre l'assemblea ha apprezzato il lavoro costante svolto dietro le quinte, dei due sindaci di Bagnatica e Brusaporto e la disponibilità che le istituzioni, ai vari livelli, stanno riservando alla vertenza Novem. Gli ammortizzatori sociali vanno utilizzati nella loro interezza, non ci si può precluderne l'utilizzo solo per ‘prese di posizione di principio' che complicano l'andamento della vertenza. Prima di discutere di tutti i temi che costituiranno l'accordo (piano di ricollocazione, formazione, Incentivi, ODL della fabbrica, ecc), si deve sciogliere il nodo del ricorso agli ammortizzatori sociali”.

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