Imprese, primo trimestre 2012:
-0,5% sul precedente trimestre

Al termine del primo trimestre del 2012 risultano registrate in provincia di Bergamo 95.545 imprese. Rispetto al quarto trimestre del 2011 se ne contano 442 in meno (-0,5%). Nel confronto su base annua, cioè con il primo trimestre del 2011, l'aumento è di 438 imprese, pari al +0,5%.

Al termine del primo trimestre del 2012 risultano registrate in provincia di Bergamo 95.545 imprese. Rispetto al quarto trimestre del 2011 se ne contano 442 in meno (-0,5%). Nel confronto su base annua, cioè con il primo trimestre del 2011, l'aumento è di 438 imprese, pari al +0,5%.

Lo stock delle imprese attive è a fine marzo 2012 di 86.625 unità, 449 in meno sul trimestre precedente (-0,5%) ma in crescita di 311 imprese, pari al + 0,4%, su base tendenziale. La diminuzione delle imprese registrate nel trimestre deriva da un saldo negativo di 459 unità tra nuove iscrizioni (2.015 pari al -5,6% su base annua) e cessazioni (2.474, il 14,1% in più sul corrispondente trimestre dell'anno prima).

Tra le imprese registrate prosegue, secondo una tendenza in atto da tempo, la crescita delle società di capitale (+2,1 per cento su base annua) e la riduzione delle società di persone (-0,3%). Diminuiscono anche le imprese individuali (-0,2%) mentre aumentano le «altre forme giuridiche» (+1,8%), formate in prevalenza da cooperative.

Le iscrizioni sono in calo tendenziale in tutte le forme giuridiche, salvo che per le altre forme giuridiche, segno di un minor dinamismo della struttura imprenditoriale. Anche l'andamento delle cessazioni conferma la persistenza della crisi con una crescita delle chiusure soprattutto tra le imprese individuali (+21,5%) e le società di capitale (+9,3%).

In calo invece le cessazioni delle società di persona e delle altre forme giuridiche. Nel sottoinsieme delle imprese artigiane le imprese registrate scendono nel trimestre da 33.859 a 33.450 (-1,2%) con un saldo negativo di 409 posizioni tra 777 nuove iscrizioni e 1.186 cessazioni. Lo stock delle imprese artigiane è in calo anche su base annua (-0,8%). Sempre su base tendenziale diminuiscono le iscrizioni (-10,9%) a fronte di una crescita ancor più marcata delle cessazioni (+20,7%).

Lo stock delle imprese attive nei diversi settori registra una diminuzione tendenziale in agricoltura, nelle attività estrattive, nella manifattura (-1,1), nell'edilizia (-1,3) e nel trasporto (-0,8). Si riscontrano segnali di flessione anche in alcuni comparti dei servizi (servizi di informazione e comunicazione e sanità e assistenza sociale). In aumento nei restanti comparti con incrementi ampi nella fornitura di energia elettrica e gas, nei servizi alle imprese e nelle attività di alloggio e ristorazione.

Pressoché stazionarie (+0,1) le imprese del commercio. Nella serie storica delle variazioni tendenziali dello stock di imprese attive il recupero avviato all'inizio del 2010 si è interrotto a metà 2011 e da allora la dinamica dello stock, pur positiva, appare in progressivo rallentamento. Per quanto riguarda la tendenza destagionalizzata dei flussi, si osserva un calo delle iscrizioni, che restano distanti dai livelli mantenuti fino al 2007, e una recente forte crescita delle cessazioni.

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