Auto, mercato in retromarcia
I bergamaschi viaggiano in Panda

Mercato dell'auto nella Bergamasca. Un calo a crescere. Il 2012 si è appena chiuso con un altro «colpo in testa» (al motore del mercato, s'intende): un -22,6% anno su anno che segue il -14,8% del 2011 e il precedente (2010) -9,2%.

Arrancando, lungo il ciglio della strada, con le quattro frecce d'emergenza che lampeggiano. Le dita incrociate nel gesto scaramantico per sostenere il motore confidando nella sua resistenza e che, d'un tratto, non molli. L'occhio vigile nella ricerca spasmodica di un'insegna: quella del meccanico che, al più presto, possa provare a rimettere la vettura in pista.

Potrebbe esser questo il quadro più consono per descrivere, in immagini, la situazione del mercato dell'auto nella Bergamasca. Con un 2012 che si è appena chiuso con un altro "colpo in testa" (al motore del mercato, s'intende): un -22,6% anno su anno che segue il -14,8% del 2011 e il precedente (2010) -9,2%. Un calo… a crescere. Un ossimoro che nell'ultimo triennio ha, di fatto, segnato un calo del 40% delle vendite in provincia dal 2009.

Quasi dimezzandole dall'apice storico delle vendite: quel 2007 drogato dall'ultima campagna degli incentivi statali. Ultimo sprazzo di situazione economica florida: e non solo per il mercato delle quattro ruote. Quota 24-25 mila era dalla fine degli anni '70 che non si registrava.

Mercato che precipita ma, come al solito, con innumerevoli sfumature di nero e di grigio, a seconda delle marche e dei modelli. Con alcune di queste che, nonostante tutto, sotto il cielo di questa crisi riescono a vedere tinte d'azzurro. Fiat, nonostante il calo del 26,2%, si conferma il marchio leader sul territorio provinciale: nel 2012 sono state vendute 3.921 auto. E tra i modelli, al vertice assoluto c'è la Panda con 1.270 vetture vendute (rispetto alle 1.420 auto del 2011) che ha superato la Punto.

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