Prezzi al consumo, lieve rialzo
Aumentano elettricità, acqua e gas

A gennaio, l'indice dei prezzi al consumo a Bergamo, registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. La variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si attesta a +2,1%, in diminuzione rispetto al +2,2% registrato il mese scorso.

A gennaio, l'indice dei prezzi al consumo a Bergamo, registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. La variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si attesta a +2,1%, in diminuzione rispetto al +2,2% registrato il mese scorso.

La variazione più marcata si registra in «Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili» dovuta agli aumenti di gas, idrocarburi liquidi e affitti privati; in diminuzione energia elettrica e combustibili solidi.

Segue “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” dove aumenta la spesa per carni e vegetali, mentre diminuisce quella per la frutta e i prodotti ittici. In “Servizi sanitari e spese per la salute” si sono registrati rialzi di servizi medici specialistici e laboratori di analisi mediche; in calo servizi ospedalieri e apparecchi terapeutici. Medesima variazione per “Altri beni e servizi” nella quale crescono i servizi bancari e finanziari, gioielleria e i servizi assicurativi connessi alla salute; in calo prodotti di bellezza e assicurazioni sui mezzi di trasporto.

Positiva anche la divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” a causa delle birre; in discesa gli aperitivi alcolici. Identica variazione registrata per le “Comunicazioni” dove aumentano i servizi postali e gli apparecchi per la telefonia fissa e telefax. Lieve aumento per “Abbigliamento e calzature”dovuto perlopiù ai rincari delle riparazioni e noleggio abiti. In forte diminuzione i “Trasporti” con cali di accessori per mezzi di trasporto privati, altri carburanti, trasporto ferroviario e marittimo, voli nazionali e internazionali; in controtendenza lubrificanti, pedaggi e trasporto passeggeri su autobus.

Lieve calo per “Servizi ricettivi e di ristorazione” dove diminuisce la spesa per ristoranti e pizzerie. Invariate le divisioni: “Mobili, articoli e servizi per la casa”, ”Istruzione” e “Ricreazione, spettacolo e cultura”.

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