Fallimenti, record da brividi
In soli tre mesi sono stati 100

Quota 100. Da vertigine. O meglio, da brividi di terrore. In tre mesi, i fallimenti registrati in terra bergamasca hanno raggiunto il preoccupante numero a tre cifre.

Quota 100. Da vertigine. O meglio, da brividi di terrore. In tre mesi, i fallimenti registrati in terra bergamasca hanno raggiunto il preoccupante numero a tre cifre.

Ma andiamo con ordine. Anche nello scorso mese di marzo, la cancelleria fallimentare del Tribunale di Bergamo ha registrato un flusso di superlavoro. Ben 33 le pratiche gestite e ammesse al fallimento. In pratica, più di una al giorno: Pasqua e festivi compresi. Un'emorragia che non conosce limiti e che fa seguito ai dati già sostanziosi che si erano segnalati nel corso dei precedenti mesi di gennaio e febbraio: 22 fallimenti nel primo mese dell'anno, ben 45 nel secondo mese e, giusto, per mantenere la media, le 33 procedure del mese appena conclusosi. E che complessivamente raggiungono, nel primo trimestre dell'anno, la ragguardevole soglia delle 100 unità.

Andando a spulciare i dati degli scorsi mesi di marzo, il 2013 non è stato un mese da record, anche se, analizzando gli ultimi 24 anni, è stata la terza peggior performance. Certo, il superamento delle 30 procedure non lo si registrava dal 1997 (precisamente 30 fallimenti in quel marzo), ma due anni prima, era il 1995, si toccò il livello massimo di sempre per il mese di marzo, a quota 44 fallimenti, che fece seguito al marzo '94 che segnalò 36 fallimenti. E lo scorso 2012, anno del record storico complessivo, in tre mesi si registrarono solo 64 fallimenti.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 3 aprile

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