«Non piaccio a Confindustria
Lì sento odore di aria fritta»

Capita davvero raramente che faccia capolino qualche critica a Confindustria. Soprattutto da parte di chi, come Raffaele Ghilardi, è il presidente del gruppo dei metalmeccanici di Confindustria Bergamo, cioè quello più importante.

Capita davvero raramente che faccia capolino qualche critica a Confindustria. Soprattutto da parte di chi, come Raffaele Ghilardi, è il presidente del gruppo dei metalmeccanici di Confindustria Bergamo, cioè quello più importante che, da solo, rappresenta il 40% di tutta l'associazione.

Ma il suo nome non compare nell'elenco del nuovo consiglio direttivo della gestione del neo presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi, ed è forse qui che bisogna cercare le ragioni dello sfogo di di Ghilardi.

«È assurdo che ci siano oltre cento gruppi merceologici in Confindustria, compresa "Assovarie"...»; «Ho un rapporto non più amorevole con l'ambiente dove sento molta aria fritta»; «A Confindustria Bergamo non sono mai piaciuto, non sono mai riuscito a sintonizzarmi bene con loro, abbiamo stili diversi»; «Auguro a Carlo Pesenti, che vi sta lavorando da un anno, tutto il successo, ma temo che la sua riforma di Confindustria verrà insabbiata a Roma perché ci sono interessi che nessuno vuole perdere».

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