In passerella il lavoro
E gli abiti diventano moda

Ha colorato le t-shirt, stampato sulle magliette, con effetto vintage, i modelli delle sue scarpe; ha ripensato all'husky e ha creato una linea di pantaloni morbidi dallo stile americano. L'abbigliamento da lavoro diventa di moda.

Ha colorato le t-shirt, stampato sulle magliette, con effetto vintage, i modelli delle sue scarpe; ha ripensato all'husky facendone un capo per la quotidianità, e ha creato una linea di pantaloni morbidi dallo stile americano. Poi, con in mano un modello di scarpa dalla suola rinforzata, annuncia orgogliosa: «Questa linea di "Kappa4work" la indossano i magazzinieri di Giorgio Armani, in tutto il mondo».

Marina Bongiorno, della Bongiorno Antinfortunistica di Curno, ha il carattere tenace dell'imprenditrice, con lo spirito femminile di una che mastica moda da quando era bambina: «Mio padre aveva un ingrosso di grandi firme a Pordenone - racconta -, sono cresciuta tra Fendi e Yves Saint Laurent. L'idea di creare una linea moda per il mondo del lavoro è nata sei anni fa quando mi sono resa conto che si pensa alla sicurezza ma non alla persona che questa sicurezza deve indossarla». Il piglio di Marina è deciso mentre racconta i suoi capi che passano in passerella durante la sfilata organizzata all'interno della FerExpo, la fiera della Ferramenta, in via Lunga fino a oggi.

In pedana un gruppo di marchi italiani e stranieri che hanno presentato le collezioni autunno/inverno e il pre-stagionale primavera/estate 2014. Tutti brand dell'antinfortunistica, tra abbigliamento da lavoro, calzature di sicurezza, guanti e caschi: c'erano il marchio danese Mascot e la linea Plano, le calzature della Garsport di Treviso, l'abbigliamento del marchio francese Lafont e con loro, a chiudere la sfilata, i capi disegnati da Marina Bongiorno: «Tutto è partito sei anni fa: ho creato il contatto con Robe di Kappa, di cui ho la royalty, e ho inventato il marchio "Kappa4work"». Un progetto che, tra abbigliamento e calzature, ha fatturato nel 2012 3 milioni di euro, con una prospettiva di crescita.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 settembre

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