S. Pellegrino, lavoratori in piazza
«L'azienda si fermi sulla mobilità»

Erano tutti in piazza, questa mattina, i lavoratori della San Pellegrino di Ruspino, per manifestare contro la decisione dell'azienda di mettere in mobilità 120 dipendenti. Chiedono, i lavoratori, che l'azienda ci ripensi e che si apra un confronto ampio sul territorio e che si trovino forme diverse dalla mobilità per affrontare la crisi. La manifestazione è cominciata verso le nove e davanti alla fabbrica c'è stato un presidio fino alle 10 quando i manifestanti si sono mossi in corteo verso il municièpio di San Pellegrino. Qui si è svolto un incontro tra i sindacati e le istituzioni (Comune, Provincia, Comunità montana e Regione) terminato con un comunicato e la richiesta all'azienda di non procedere sulla strada della mobilità.

Una delegazione composta dalle RSU aziendali, dal segretario generale provinciale della CGIL, Luigi Bresciani e da Stefano Previtali e Anita Capoferri, della segreteria FLAI-CGIL di Bergamo, in mattinata si è recata presso il Comune di San Pellegrino dove, oltre al sindaco Gianluigi Scanzi, ha incontrato il presidente della Comunità Montana della Valle Brembana, Piero Busi, Giosuè Frosio, consigliere della Regione Lombardia e componente della quarta commissione regionale Attività Produttive e l’assessore provinciale Giuliano Capetti. Risultato di questo incontro è stata la stesura di un documento nel quale i partecipanti esprimono solidarietà ai lavoratori e richiedono all’azienda, che fa capo al gruppo Nestlè Waters, il ritiro della richiesta di mobilità per 120 dei 366 unità attive nello stabilimento di Ruspino. È stato inoltre istituito presso il Comune di San Pellegrino un comitato per il monitoraggio costante della situazione.

Il prossimo incontro tra la direzione aziendale, le organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori è in programma per il prossimo giovedì, 26 marzo, a Milano.

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