Crisi, Formigoni e Tremonti:
«Nessuno sarà lasciato solo»

«Nessuno sarà lasciato solo. La crisi finanziaria, diventata crisi economica, non deve diventare crisi sociale. È volontà di tutti e abbiamo gli strumenti per centrare questo obiettivo». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine dell'incontro con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e una sessantina di leader dell'economia lombarda (membri del Patto per lo Sviluppo o protagonisti del Comitato strategico per la competitività).

Presenti, tra gli altri, Emma Marcegaglia, Diana Bracco, Marco Tronchetti Provera, Ennio Doris, Alberto Bombassei, Giuseppe Fontana, Salvatore Ligresti, Massimo Ponzellini, Carlo Pesenti, Giuseppe Guzzetti, Roberto Mazzotta, Carlo Sangalli, Paolo Galassi, Francesco Bettoni, Giorgio Squinzi, Beatrice Trussardi.

Un incontro che Formigoni ha voluto per discutere e approfondire le dinamiche della crisi in atto e mettere a punto idee, iniziative e strumenti per contrastarla. Formigoni ha anche chiesto e ottenuto dal ministro Tremonti l'assicurazione che nel giro di una settimana, quindi entro la fine di marzo, saranno chiusi gli accordi operativi tra Stato e Regioni sugli ammortizzatori sociali (2/3 dal Governo e 1/3 dalla Regioni).

«Sarà quindi effettivo - ha precisato il presidente - il trasferimento di 1,5 miliardi alla Regione Lombardia per la cassa integrazione, prevista per circa 85/90mila lavoratori. Si prevede infatti un aumento del 2% di disoccupati: ma appunto abbiamo risorse per garantire a tutti un reddito».

Formigoni ha ricordato anche le misure già messe in campo da Regione Lombardia: «Le garanzie per 3 miliardi di crediti alle piccole imprese, oltre ai finanziamenti diretti all'innovazione e all'internazionalizzazone; gli 11 miliardi di investimenti programmati per le grandi infrastrutture, strade e ospedali, da qui al 2015, data dell'Expo, per le quali non un giorno è stato perso dal Tavolo Lombardia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA