Frattini, un ramo dell'azienda
alla tedesca Mall Herlan

È la tedesca Mall Herlan, attraverso una sua società italiana, ad essersi aggiudicata il ramo d’azienda «metal container» della Frattini di Seriate, che riguarda i macchinari per la deformazione di contenitori cilindrici per bevande e aerosol. Lo ha annunciato il commissario giudiziale Maria Rachele Vigani aggiungendo che quella della società tedesca «è stata l’unica offerta pervenuta nei tempi stabiliti».

In pratica l’altra azienda tedesca del settore, la Hinterkopf, che pure aveva manifestato ai sindacati interesse verso il ramo «metal container», alla fine non avrebbe presentato l’offerta «nei tempi stabiliti dalla gara», cioè lo scorso 30 luglio.

Mall Herlan, la cui sede principale è a Pfinztal, nel land del Baden-Württemberg, è una delle multinazionali più affermate nel campo della costruzione meccanica. In particolare produce macchine e impianti per la produzione di bottiglie di alluminio, per quella di lattine di alluminio, di tubetti di alluminio, di presse articolate e rifilatrici e nervatrici per corpi cavi. Ora si tratterà di capire in che tempi potrà avvenire il passaggio delle consegne: peraltro i termini con cui Mall Herlan ha partecipato alla gara sono noti da tempo.

L’offerta riguarda infatti un importo di 3,2 milioni di euro e comporta un riassorbimento immediato di 37 lavoratori con la disponibilità ad assumere altre 10 persone in periodi successivi. Un ridimensionamento d’organico che i sindacati, pur valutando positivamente «la serietà dell’offerta di Mall Herlan e la sua solidità nel panorama europeo», valutano non del tutto positivamente, «visto che in quel settore lavorano in Frattini più di un’ottantina di persone».

Intanto è arrivato dalla Provincia l’invito per costituire un «tavolo territoriale» sul caso Frattini: giovedì mattina 6 agosto, negli uffici di viale Papa Giovanni del neo assessore al Lavoro Enrico Zucchi, sono convocati proprietà, commissario giudiziale, sindacati e anche il sindaco di Seriate Silvana Saita per capire quali strategie adottare per sostenere i 191 dipendenti della società oggi in concordato preventivo, cercando anche di stabilire un dialogo serrato con il ministero del Lavoro.

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