Assegni e contanti: le regole cambiano un’altra volta

Assegni e contanti, le regole cambiano ancora. Dopo solo due mesi dall’introduzione delle norme che ne avevano rivoluzionato l’uso è arrivata una brusca retromarcia. Ripristinato il vecchio tetto di 12.500 euro quale limite massimo per il trasferimento di denaro contante, titoli al portatore, e per l’emissione di assegni bancari e/o circolari in forma libera. Per questo è bastato modificare l’articolo 32 del decreto legge 112 del 25 giugno scorso contenente le “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria” che aveva fissato il limite a 5 mila euro. Il divieto resta anche se i pagamenti vengono frazionati. Anche il saldo dei libretti di deposito al portatore non può essere pari o superiore a 12.500 euro. Le variazioni, entrate in vigore sostanzialmente sottosilenzio mercoledì scorso, riportano anche a 12.500 euro l’importo oltre il quale vi è l’obbligo di inserire la clausola di non trasferibilità sugli assegni bancari e circolari, (con indicazione di nome e cognome o ragione sociale del beneficiario). Tolto, invece, l’obbligo di scrivere il proprio codice fiscale nel caso di assegni, bancari e/o circolari, emessi in forma libera e “girati” ad un terzo soggetto.(06/07/2008)

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