Bonus bebè, è già un caos
Alla Cisl centinaia di richieste

A Bergamo «popolazione interessata» di circa 5000 neonati all’anno. Ma è già caos domande.

Il bonus bebè è diventato realtà, e da qualche giorno gli uffici sindacali devono sostenere un lavoro di informazione e raccolta documentazioni notevole. Arrivare a ottenerlo, però, non appare da subito impresa semplice: esistono infatti numerose complicazioni burocratiche che le famiglie devono affrontare, a partire dalla compilazione del «nuovo» Isee.

Comunque, secondo la norma entrata in vigore in questi giorni, a ogni figlio nato o adottato tra il 1 gennaio di quest’anno e il 31 dicembre del 2017 spetta un assegno annuo di importo pari a 960 euro, da corrispondere fino al terzo anno di vita del bambino, oppure fino alla fine del terzo anno dall’ingresso in famiglia del figlio adottato. L’assegno è previsto per i figli di cittadini italiani o comunitari oppure per i figli di cittadini di Stati extracomunitari con carta di soggiorno, residenti in Italia, a condizione che il nucleo familiare abbia un Isee non superiore ai 25.000 euro annui. Per i nuclei familiari con Isee non superiore a 7.000 euro annui, l’importo annuale dell’assegno è raddoppiato (1.920 euro annui). Seguendo le statistiche demografiche e fiscali, la popolazione di neonati interessata dovrebbe essere di circa 5000 bambini all’anno.

La presentazione delle domande va fatta entro 90 giorni dalla nascita o ingresso in famiglia del piccolo e deve essere realizzata da uno dei due genitori, purché sia cittadino italiano o comunitario, oppure extracomunitario ma con permesso di soggiorno Ue di lungo periodo. Chi la presenta, infine, deve risiedere in Italia e convivere con il bimbo.

Caf e Inas Cisl a Bergamo sono attrezzate per accogliere richieste di informazioni e assistere le persone nella compilazione. Il «percorso» prevede che il Caf predisponga la Dichiarazione Sostitutiva Unica, che poi andrà inviata all’Inps per la determinazione dell’Isee. Ottenuta la certificazione, l’Inas si potrà attivare per l’inoltro, ancora all’Inps, della domanda di bonus.

Per la compilazione della domanda, bisogna fornire agli uffici i dati anagrafici dei componenti della famiglia (compreso quelli del neonato o adottato) ed il codice Iban della banca/posta per l’accredito.

Tra centralini del Caf, dell’Inas e delle sedi locali della Cisl, le richieste di informazione sono già oltre la soglia del migliaio, e questa «emergenza» si somma a quella della campagna del 730. «Le difficoltà di compilazione del nuovo Isee – dice Candida Sonzogni, responsabile del Caf Cisl di Bergamo – spingono molte famiglie a fare riferimento a uffici già alle prese con una dichiarazione dei redditi complicata dalle nuove norme e dalle responsabilità affidate in capo ai Caf. La tanto attesa circolare esplicativa Inps è stata finalmente emanata e sono state chiarite alcune importanti questioni. In modo particolare, vogliamo sottolineare che per i figli nati dal 1° gennaio al 27 aprile 2015, il termine di presentazione della domanda è fissato al 27 luglio 2015. Lo stesso vale per i bimbi adottati o in affidamento preadottivo che hanno fatto l’ingresso nella famiglia nel medesimo periodo. Per ogni chiarimento le sedi del Caf o del Patronato Inas sono a disposizione di chi ne avesse la necessità. Consapevoli che si tratta di un periodo importante per i Caf, confidiamo comunque nel fatto di poter esaudire le richieste di chi si rivolgerà ai nostri sportelli».

Dalla Cgil, invece, Orazio Amboni segnala che: «Qui da noi nessun caos, quelli che arrivano se ne vanno con la dichiarazione fatta e inoltrata. L’unico problema è la certificazione Isee che deve essere rilasciata dai Caaf. Chi non l’ha chiesta per tempo deve attendere qualche settimana, ma certamente meno dei 90 giorni previsti come termine per la presentazione della domanda. Insieme agli altri sindacati abbiamo chiesto alla Regione di prorogare alcune scadenze che cadevano tutte contemporaneamente alla dichiarazioni dei redditi. Si è già ottenuto lo spostamento dei termini per la dote scuola (dal 5 giugno spostata al 31 luglio). Ora stiamo attendendo lo spostamento dei termini per il Fondo Sostegno Affitti (scadenza 7 luglio, lo stesso giorno in cui scadono i termini per la consegna del 730 ottimo esempio di integrazione tra i servizi!)».

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