Borsa, per le famiglie italianein un anno in fumo 216 miliardi di euro

La sostiene la Banca d’Italia, che ha preso in esame i periodi del secondo trimestre 2001 fino ad aprile-giugno 2002. Perso un terzo del patrimonio azionario

Da una stima effettuata dalla Banca d’Italia, prendendo in esame i periodi del secondo trimestre 2001 fino ad aprile-giugno 2002, risulta che in un anno un terzo del portafoglio azionario delle famiglie italiane è andato in fumo. Di fatto si sono persi 216 miliardi. La consistenza di azioni e partecipazioni ha registrato una flessione del 34%. Nel contempo c’è stato un significativo ritorno ai titoli di Stato di medio-lungo termine: 623,5 mld (+8,84%) nel secondo trimestre del 2002. Gli investimenti in titoli di stato sono aumentati complessivamente di 70,32 miliardi di euro nei primi sei mesi di quest’anno, contro un incremento di 53,4 del periodo gennaio-giugno 2001. Al tempo stesso, i disinvestimenti in borsa in azioni e altre partecipazioni hanno totalizzato oltre 6 miliardi di euro nel periodo gennaio-giugno di quest’anno (2,8 miliardi in meno nel secondo trimestre e -3,2 miliardi nei primi tre mesi). Poco favorevole anche l’andamento dei fondi comuni di investimento, la cui consistenza, che nel secondo trimestre 2001 ammontava a 427,7 miliardi di euro, si è progressivamente erosa fino a scendere a 365,1 miliardi nei primi tre mesi di quest’anno (63 miliardi circa di euro in meno).

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