C’è l’Expo, Turismo Bergamo in crisi
«Mi aspettavo di parlare di assunzioni»

«Sinceramente mi aspettavo alla vigilia di Expo di essere convocato per parlare di assunzioni a Turismo Bergamo, non di esuberi o di riduzione di stipendio».

Così Alberto Citerio, della Fisascat Cisl, interviene dopo la diffusione della notizia che Bergamo Turismo ha deciso di tagliare sul costo del personale per fare fronte alle minori entrate che la Provincia ha messo a disposizione dell’ente di promozione territoriale.

Nei giorni scorsi la Fisascat Cisl di Bergamo ha chiesto un incontro con il management di Turismo Bergamo per affrontare la pesante situazione prospettata ai dipendenti. L’incontro si è svolto martedì pomeriggio, nella sede di Ascom Bergamo per fare il punto della situazione.

«Abbiamo appreso dai giornali di questa mattina, prima ancora dell’incontro ufficiale, che le difficoltà sono dovute alle minori risorse messe in campo dalla Provincia di Bergamo, istituzione che partecipa insieme alla Camera di Commercio, al Comune di Bergamo e altri al capitale di Turismo Bergamo».

La situazione è assai grave: si parla di tre esuberi su un organico di dieci persone, oppure pesanti riduzioni di stipendi e orari, per evitare a fine anno la chiusura dell’Ente.

«Ci muoveremo per la tutela innanzitutto dei posti di lavoro, ma anche per la salvaguardia delle retribuzioni mettendo in campo tutti gli strumenti opportuni a disposizione», ha detto Citerio.

Sul piano sindacale è iniziato il confronto che proseguirà al tavolo Ascom già lunedì mattina, dopo aver chiesto a Turismo Bergamo numeri più precisi rispetto alle riduzioni. L’assemblea dei lavoratori iscritti alla Fisascat è prevista per lunedì mattina prima dell’incontro in Ascom. “Lunedì con i lavoratori affronteremo la questione per decidere insieme le iniziative da mettere in campo per tutelare lavoro e retribuzioni”.

Sul piano istituzionale la Fisascat intende muoversi subito e preannuncia la richiesta di un tavolo istituzionale con tutti i soggetti perché «è assolutamente pazzesco che un territorio come il nostro, a due passi da Milano, con l’evento unico dell’EXPO in partenza, non sappia cogliere le assolute e irripetibili opportunità dell’evento in maniera adeguata, ma si parli solo di tagli ed esuberi. Per questo – conclude Citerio - chiediamo che al più presto venga convocato il tavolo istituzionale che possa farsi carico della soluzione complessiva al problema, senza ripercussioni sul personale che si tradurrebbero in una minor capacità di promozione turistica del nostro territorio e della città».

Sul tema interviene anche Andrea Tremaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale in Consiglio comunale a Bergamo, che ha presentato un’interrogazione: «Un altro regalo della riorganizzazione delle Province voluta dal Governo Renzi: rischiamo di non avere Turismo Bergamo, agenzia che si occupa della promozione turistica del nostro territorio, proprio l’anno di Expo. O di vederne seriamente compromesso il funzionamento».

«Come si può puntare tanto su Expo – aggiunge – e contemporaneamente dover vedere in tale difficoltà Turismo Bergamo? Con un’interrogazione depositata oggi (17 marzo, ndr), chiedo all’Amministrazione cosa il Comune di Bergamo, che è titolare di una quota di Turismo Bergamo, intenda fare per cercare di risolvere la situazione: sarebbe incredibile che proprio durante l’Expo di Milano ci presentassimo privi in tutto o in parte di chi ha per compito istituzionale di promuovere il turismo sul nostro territorio»

«La circostanza che il sindaco Giorgio Gori sia anche il consigliere delegato della Provincia proprio in materia di turismo, marketing territoriale ed Expo – conclude Tremaglia – responsabilizza ancor di più il nostro Comune nella necessità di trovare una soluzione a questa situazione paradossale che mostra, una volta di più, quanto dannosi siano i tagli indiscriminati operati dai Governi succedutisi negli ultimi anni ai danni degli Enti locali.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA