Colloquio via Skype da Budapest
E Paolo è assunto da CircleMe

Trova un annuncio di lavoro su Facebook ed entra nello staff di una delle start-up più innovative del Belpaese. È la storia di Paolo Corti di Torre Boldone.

Il giovane programmatore informatico (classe 1987) con la sua fluente scrittura in codice ha contribuito a lanciare la nuova versione di CircleMe, un nuovo social network basato sulla condivisione di interessi e passioni.

Circa un anno fa, visualizzando un gruppo dedicato alle nuove tecnologie sul canale sociale più diffuso al mondo, si è imbattuto in un’offerta stimolante: «Era richiesto un profilo con esperienza per lavorare sul rinnovamento grafico-funzionale di un nuovo social network - spiega Paolo - Avevo da poco concluso un master in programmazione a Firenze. Nonostante sia da sempre uno “smanettone” dei computer, non avevo ancora acquisito tutta la praticità del caso. Mi sono detto: tentar non nuoce». E infatti dopo una settimana, ecco la chiamata per sostenere i colloqui.

I primi due per via telematica attraverso Skype: uno di tipo tecnico con il capo-programmatore in video-chiamata da Budapest; il secondo di carattere motivazionale con il co-fondatore di CircleMe Giuseppe D’Antonio. Infine lo scoglio più duro: convocato nella sede milanese, ha affrontato una serrata conversazione in inglese a tutto tondo con un cacciatore di giovani talenti californiano. «Ho sudato sette camicie», ammette. Un mese di silenzio, poi il reclutamento ufficiale. Sbarcato ad ottobre nella sede operativa in zona Navigli, Paolo ha inizialmente agito sul primo impianto del social network, sistemando gli errori di scrittura del software.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 7 ottobre 2014

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