Dimezzati gli ammortizzatori sociali
Il «meccanico» a Bergamo vede la ripresa

Dopo la crisi degli anni precedenti le aziende metalmeccaniche bergamasche sembrano ripartite.

È quanto emerge dal 43° rapporto dell’Osservatorio sulla crisi e l’occupazione, presentato questa mattina a Milano. Promosso dalla FIM Lombardia, l’Osservatorio rileva sistematicamente i dati nelle circa 7.000 aziende industriali e con oltre 550.000 lavoratori della regione. L’elemento più significativo che emerge dall’analisi dei dati del 1° semestre 2017 è una forte contrazione delle imprese coinvolte da situazioni di crisi. Il numero è calato del 16,83% rispetto allo scorso semestre e del 51,80% rispetto allo stesso periodo del 2016. «Dal rapporto semestrale della FIM, infatti, si nota un calo delle aziende coinvolte nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, rispetto al semestre precedente, anche se alcune difficoltà permangono legate principalmente alla volatilità e competitività dei mercati, che ci portano a non abbassare la guardia - spiega Luca NBieri, segretario provinciale della Fim .

Anche la diminuzione dell’utilizzo della CIGS e CDS conferma, dopo le ristrutturazioni degli anni precedenti, una ritrovata stabilità produttiva rispetto al mutato scenario economico, anche se la recente riforma degli ammortizzatori sociali ne ha reso più difficile l’utilizzo, se non addirittura negato in alcuni casi, come nelle cessazioni di attività.

Nonostante i livelli occupazionali a Bergamo siano tornati a dati pre-crisi, dobbiamo evidenziare l’urgenza di introdurre politiche attive per favorire la riqualificazione, che tenga conto delle esigenze del mercato di lavoro e dei nuovi mestieri, e il ricollocamento del personale espulso dalle aziende attraverso una transazione da un posto di lavoro all’altro, oggi sempre più le politiche attive e la formazione professionale saranno il vero valore aggiunto per aziende e lavoratori.

Il settore auto è ripartito da tempo, come anche il settore valvole; segnali di miglioramento li riscontriamo anche nel settore agricolo, mentre permangono difficoltà nel settore “prima infanzia”. Grosse preoccupazioni permangono nel settore dell’artigianato, che dal 2017 è sprovvisto della cassa in deroga poiché non più finanziata, e seppur utile, resta insufficiente il FSBA, per la limitata copertura garantita ( 65 giorni lavorativi nel biennio). Diventa sempre più strategico che le parti sociali, Federmeccanica, FIM FIOM UILM , facciano partire a livello territoriale gli osservatori, per meglio comprendere andamento e prospettive del settore metalmeccanico bergamasco».

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