Freddo, agricoltura in ginocchio
«Ma attenzione ai rincari ingiustificati»

Coldiretti lancia l’allarme: prezzi triplicati, ma per alcuni prodotti la raccolta era iniziata prima del maltempo

Coltivazioni decimate con interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve ma anche strage di centinaia di animali con la stima dei danni salita ad almeno 300 milioni di euro se si considerano anche le perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti che si sono salvati dal gelo. È quanto emerge dal dossier della Coldiretti sugli effetti del maltempo che si è esteso dal Sud al Nord del Paese dove peraltro le gelate sono arrivate in certe zone dopo un insolito periodo di siccità.

«Gli effetti del freddo - sottolinea la Coldiretti - si fanno sentire con un crollo della produzione del latte che si concentra soprattutto al nord dove si teme anche per il congelamento degli impianti di mungitura e di abbeveraggio. Nei supermercati sono praticamente dimezzate le consegne di ortaggi invernali sugli scaffali per effetto del maltempo che ha falcidiato i raccolti delle regioni del Centro Sud dalle quali provengono, in questa stagione, la maggioranza delle produzioni presenti sul mercato. Dalle bietole agli spinaci, dalla lattuga ai cavoli, dai finocchi ai carciofi, dalle zucchine fino alle rape sono disponibili in quantità ridotte sugli scaffali di negozi e supermercati. Inevitabili i rifessi alla vendita in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi mediamente triplicano dal campo alla tavola secondo l’analisi della Coldiretti. E gli effetti - continua la Coldiretti - rischiano di protrarsi nel tempo per i danni strutturali causati alle piante da frutto a causa del peso della neve».

«Alcuni prodotti però - avverte la Coldiretti - sono già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi e non sono dunque giustificabili eventuali rincari mentre rialzi alla produzione dovuti all’aumento dei costi di riscaldamento delle serre o alla ridotta disponibilità di alcuni prodotti orticoli danneggiati dalle gelate non possono essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori agricoli e i consumatori. Occorre vigilare che non vengano spacciati prodotti stranieri come nazionali per giustificare aumenti non dovuti e per fare acquisti di qualità al giusto prezzo».

A tale proposito, la Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi e difficili trasporti e di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori. «Un modo per aiutare in un momento di difficoltà l’agricoltura di vaste aree del Paese dove è positivo l’avvio delle procedure per la dichiarazione dello stato di calamità annunciato dalle regioni e dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina anche se - precisa la Coldiretti - per la straordinaria ondata di maltempo, servono strumenti di intervento che non possono essere il solo Fondo di solidarietà nazionale attivato con lo stato di calamità».

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