Gruppo Sab, salta la trattativa
«Per settembre possibili scioperi»

Acque agitate al gruppo di trasporti Sab (controllato da Arriva), sul fronte della contrattazione aziendale. La trattativa tra azienda e sindacati, che dura ormai da oltre due mesi si è interrotta e sembra esserci un impasse tra le parti. Al punto che durante le recenti assemblee dei lavoratori, si respirava un’aria pesante.

«Assistiamo a tagli di 400 euro al mese in busta paga, i lavoratori sono arrabbiati, l’autunno dei trasporti sarà conflittuale, l’azienda deve esserne consapevole», spiega Marco Sala, segretario generale di Filt-Cgil Bergamo. La trattativa, fa sapere il sindacato, è partita a fine marzo, dopo due mesi di negoziato «è stata interrotta venerdì 26 maggio: sul tavolo, il tentativo di contenere gli effetti della cancellazione dei contratti aziendali imposta da Arriva alle aziende del gruppo e in vigore anche in Sab dal 1° aprile».

Arriva oltre a Sab (che ha incorporato Sal di Lecco), controlla anche Sia e Saia di Brescia e Km di Cremona, per un totale di 1.100 dipendenti coinvolti. Già nei mesi scorsi si erano svolti due scioperi contro la decisione dell’azienda di cancellare i precedenti accordi aziendali. «A fine maggio eravamo giunti a un’ipotesi di accordo davvero difficile da accettare, soprattutto nei passaggi legati agli orari di lavoro». Così le tre sigle sindacali hanno deciso di non firmare, e interrompere il confronto. Se non interverranno fatti nuovi il sindacato ha già fatto sapere che «per settembre ci attendiamo una ripresa lavorativa conflittuale: in queste condizioni non si potranno evitare gli scioperi».

«La situazione è delicata - aggiunge Antonio Scaini di Fit-Cisl -. Si può ancora tentare di recuperare la trattativa ma l’azienda deve fare marcia indietro sull’impostazione che riguarda soprattutto l’orario di lavoro, troppo lungo, bigliettazione e controllori a bordo». Da parte dell’azienda resta aperto uno spiraglio: «Per noi la trattativa non è chiusa - afferma l’amministratore delegato di Sab Valentiona Astori -: stiamo cercando di fissare una date per rivederci. Mi auguro per i lavoratori che si arrivi a una conclusione in tempi brevi che possa soddisfare tutte le parti».

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