Il Novello perde estimatori
Da 18 a 2 milioni di bottiglie

Il vino Novello perde sempre più estimatori. Lo confermano impietosamente le cifre. In Italia dieci anni fa, nel 2005, furono prodotte circa 18 milioni di bottiglie. Oggi – come comunica Coldiretti – siamo a soli 2 milioni di pezzi per un valore di circa 6 milioni di euro.

In Bergamasca, dieci anni fa si era arrivati alla produzione record di circa 50 mila bottiglie. Oggi a produrre Novello sono rimaste due cantine per complessive 8 mila bottiglie. L’azienda «Il Calepino» di Castelli Calepio continua ormai da 30 anni a produrre il «De Novo Calepino», Novello Igt della Bergamasca: «Ne abbiamo preparate circa 6 mila bottiglie – afferma Marco Plebani - tutte prenotate in anticipo. I vitigni che usiamo sono il Merlot e il Marzemino. Sì, negli anni del boom del Novello le nostre bottiglie erano 12 mila, ora sono diminuiti gli estimatori. Nel vino gli intenditori cercano sfumature più complesse e diverse». Da 8 mila bottiglie che producevano nel 2005 sono scesi a 2 mila bottiglie i fratelli Diego e Fabio dell’azienda Locatelli-Caffi di Chiuduno. I vitigni impiegati sono Merlot al 70% e Franconia al 30%.

L’enologo Sergio Cantoni, direttore del Consorzio Tutela Vino Valcalepio, spiega la marcia indietro che ha registrato la produzione e quindi il consumo del Novello, in vendita quest’anno dal 31 ottobre. «Il vino Novello, che arriva sul mercato a poche settimane dalla vendemmia – afferma - non è mai stato un prodotto con caratteristiche tali da stimolarne il consumo: l’unica tipicità è il profumo fruttato, ma manca di caratteristiche di gusto tali da imporlo su un determinato piatto o in un determinato momento del pasto».

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