In Lombardia 21 mila imprese gestite da immigrati diventati imprenditori

Presentata al Circolo della Stampa di Milano l’attività di «Ethnoland», società che fornisce servizi per gli immigrati e consulenze per chi si affaccia al mondo dell’imprenditoria

Ha una sede anche a Bergamo (via Broseta, 76/B - tel. 035/5403483) oltre che a Milano e Bologna, e impiega 42 dipendenti con un fatturato che nel 2002 è stato di oltre 3 milioni di euro. Stiamo parlando di «Ethnoland», società multiservizi che si rivolge all’utenza extracomunitaria, fondata da Otto Bitjoka, imprenditore originario del Camerun e da 20 anni in Italia.

La sua struttura, l’attività e gli obiettivi sono stati illustrati questa mattina al Circolo della Stampa di Milano.Ethnoland, che ha cominciato la sua attività nel 1999 con un portale, ha ampliato progressivamente le sue strutture e funzioni per fornire una serie di servizi distinti ma complementari fra loro per venire incontro alle diverse necessità degli immigrati: dalla telefonia al trasferimento di denaro, dalla consulenza e informazione ai negozi etnici, dalla previdenza alla formazione all’editoria.

E’ stata anche l’occasione per fare il punto sugli immigrati imprenditori, una categoria sempre più in crescita nel nostro Paese. Su circa due milioni 400 mila immigrati extra Ue, gli imprenditori sono 150 mila (circa il 20% in più rispetto al 2002), alle cui dipendenze ci sono 750 mila dipendenti complessivamente (4-5 persone in media, non solo extracomunitari ma anche italiani) e un giro di affari stimato in 25-30 miliardi di euro. Secondo dati elaborati sulla base di varie indagini realizzate fra l’altro da Caritas e Confartigianato, gli imprenditori extracomunitari lavorano soprattutto nel Nord-Ovest d’Italia (28%), nel Mezzogiorno con il 26,4%, al Centro con il 23,6% e al Nord-Est con il 22%.

La Lombardia con 21 mila imprese è la regione dove questa realtà è più presente. Infine, poco più del 43% opera nel settore del commercio, il 27% nell’artigianato, il 21% nelle costruzioni e il 14% nel settore manifatturiero. Per quanto riguarda «Ethnoland», la società, che ha una parte non profit, si propone anche di favorire l’integrazione degli immigrati. Pubblica «Ethnoland News», una rivista multietnica con articoli e servizi in tre lingue, e ha dato vita ad una associazione, "Imprendim" (Imprenditori Immigrati), con la finalità di sostenere e promuovere l’attività di imprenditore straniero in Italia.

«Uno degli scopi di Imprendim - ha detto Bitjoka - sarà di sollecitare le istituzioni a incentivare gli imprenditori immigrati, come è stato fatto con l’imprenditoria femminile e giovanile. Un immigrato ingegnere che fa il benzinaio - ha aggiunto - non è un fallimento dell’extracomunitario ma della società che lo ospita».

(23/09/2003)

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